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E' morto Tom Petty il leader degli Heartbreakers tradito da un attacco di cuore

Il leader degli Heartbreakers

Francesco Puglisi
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Il chitarrista  e cantautore Tom Petty una figura chiave del rock americano è morto nella notte per un attacco di cuore. Petty è stato ricoverato domenica scorsa al Santa Monica Hospital dopo essere stato trovato privo di conoscenza nella sua casa di Malibu. In serata si era diffusa la notizia della sua morte, poi smentita: ma le sue condizioni erano disperate, in ospedale sarebbe già arrivato in morte cerebrale e per questo non era stato collegato alle macchine che ne aiutavano le funzioni vitali. Petty era in tour per celebrare i 40 anni di carriera accompagnato dai The Heartbreakers. Il tour era iniziato il 20 aprile in Oklahoma (USA) e di recente lo aveva portato alla festa Kaaboo di San Diego (il 17 settembre) e al leggendario Hollywood Bowl di Los Angeles per tre sere di concerto (il 21, 22 e 25 settembre). Lo scorso dicembre, Petty aveva rivelato a "Rolling Stone" che quello sarebbe stato l'ultimo tour del gruppo: "È molto probabile che continueremo a suonare, ma mentirei se non dicessi che questo potrebbe essere l'ultimo tour". "Abbiamo tutti più di sessant'anni - ha aggiunto - Ho una nipotina che vorrei vedere più che posso, e non voglio passare la mia vita per strada". I suo gruppo si chiamava "Heartbreakers", ed è stato proprio un attacco di cuore lo ha accompagnato alla fine della vita. Cantautore raffinato, Petty è stato una figura chiave del rock americano grazie a album come "Tom Petty & the Heartbreakers" (1976), "Damn the Torpedoes" (1979), "Full Moon Fever" (1989) e "Wildflowers" (1994). L'artista ha ricevuto il premio Person of the Year di quest'anno come parte dei premi pre-Grammy. Petty nella sua carriera ha legato il suo nome a lungo a quello di Bob Dylan, ma sono tanti i big del rock ai quali si è accompagnato. Alla fine degli anni 80 poi, costituì con lo stesso Dylan, Roy Orbison, George Harrison e Jeff Lynne i Traveling Wilburys, vera superband con la quale registrò due album. Proprio Dylan ha commentato la notizia definendola "scioccante".

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