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Il cantante dei Linkin Park si suicida in casa due mesi dopo il suo amico Chris Cornell

Davide Di Santo
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Il cantante della rock band americana Linkin Park, Chester Bennington, si è suicidato. Lo riporta il sito TMZ. Il musicista, secondo fonti giudiziarie, si sarebbe impiccato nella sua casa di Palos Verdes Estates nella contea di Los Angeles, California. Il corpo è stato scoperto questa mattina.  Bennington, che a lungo aveva avuto problemi con alcol e droga,  era sposato e aveva avuto sei figli con due diverse donne. In passato, riporta TMZ, aveva detto di aver considerato l'ipotesi del suicidio per gli abusi sessuali subiti quando era bambino. Il cantante dei Linkin Park, spiega TMZ, era molto legato a Chris Cornell, l'ex cantante dei Soundgarden che si è tolto la vita a maggio. Anche lui si è impiccato e proprio oggi avrebbe compiuto 53 anni. Il giorno dopo la morte di Cornell, Bennington aveva scritto una lettera aperta per ricordare l'amico.  With all of my love @chriscornell. pic.twitter.com/NFz0dnxfp8— Chester Bennington (@ChesterBe) 18 maggio 2017 "Non posso immaginare un mondo senza di te. Prego che tu possa trovare pace nella prossima vita", scriveva. Al funerale del collega musicista aveva cantato una'emozionante versione di Hallelujah di Leonard Cohen.

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