Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Levante: "Sarò giudice a X Factor ma non farei mai la concorrente"

Giulia Bianconi
  • a
  • a
  • a

GIFFONI VALLE PIANA (SA) Cresciuta in una famiglia con la musica nel sangue, ha scritto la sua prima canzone a 9 anni. Oggi a 30 si definisce «un' autrice che canta». All'attivo ha tre album - tra i suoi successi «Alfonso», che l'ha lanciata nel 2013, e l' ultimo «Pezzo di me» con un featuring di Max Gazzè - e il romanzo «Se non ti vedo non esisti». Il pubblico la conosce come Levante - soprannome che le ha dato un' amica quando aveva 12 anni, ispirandosi a «Il ciclone» di Leonardo Pieraccioni - ma all'anagrafe è Claudia Lagona. «Non è molto musicale, vero?» dice, sorridendo ai ragazzi del Giffoni Film Festival, mentre nasconde i suoi lunghi capelli sotto un berretto maschile. La cantautrice di origini siciliane, trapiantata da giovane a Torino dopo la morte del padre, è ora alle prese con una sfida televisiva. Insieme a Mara Maionchi, Fedez e Manuel Agnelli, è il nuovo giudice dell' undicesima edizione di «X Factor» in onda da settembre su Sky Uno. Nonostante la sua presenza nel talent, però ammette: «Non parteciperei mai come concorrente». Levante si è raccontata ai giovani della manifestazione in una masterclass nell' Antica Ramiera, per poi concedersi in sel fie e autografi sul blue carpet. Con i ragazzi ha iniziato parlando proprio dell' esperienza che la vedrà protagonista sul piccolo schermo. «Mi hanno dato la libertà di dire, fare e pensare quello che voglio. Non lo avrei mai detto - dice di «X Factor» Avevo dei pregiudizi sul programma che confesso di non aver mai guardato. Tutt' ora non farei mai un talent. E' sicuramente un' ottima vetrina che io non ho voluto utilizzare. Nel 2010 qualcuno mi ha iscritto a «X Factor». Quando mi hanno chiamato per i provini, ho detto no. Forse la mia carriera sarebbe stata più veloce. Ma ho fatto il mio percorso». All'artista è stata assegnata la categoria delle under donne: «Vorrei trasmettere a queste ragazze l' assenza di competizione - aggiunge - Spero di portare avanti una voce che possa portare un contributo nella musica. Mancano le ultime scelte per la mia squadra, le farò in base ai miei gusti». Della Maionchi, dice: «È così come si vede: speciale e schietta. Non la puoi non amare». Con la sua musica Levante ha «sempre voluto raccontare storie con ironia e leggerezza, ma non superficialità». L'artista ha anche parlato della genesi di alcuni brani dalle tematiche forti contenuti nel terzo album «Nel caos di stanze stupefacenti». Come «Gesù Cristo sono io» sulla violenza contro le donne e «Santa Rosalia» che parla del diritto di amare. Ha anche svelato com' è nata «Alfonso»: «Venivo da un momento difficile. E anche se all' apparenza sembra allegra, in realtà è una canzone triste». Una delle sue ultime hit «Non me ne frega niente» è nata, invece, dopo l' attentato al Bataclan. «Ho letto tanti commen ti sui social e, nonostante io li usi, ho chiesto silenzio. Ormai sono diventati una piscina dove vomitare ogni cosa». Nella vita Levante dice di «voler fare troppe cose». Anche il cinema. «Non so recitare, ma se mi arrivasse una chiamata di Paolo Virzì, inizierei a studiare». Prima di andare via, la cantautrice ha rivolto un consiglio ai ragazzi del Giffoni: «Non abbiate paura di mostrarvi, rispondendo di errori e successi. Se dite di essere qualcun altro, è una sconfitta gigantesca già in partenza».

Dai blog