Sabaudia Film 2017, sul palco Edoardo Leo: dal cinema alla piazza così rinascono i film
Un'altra serata di grande successo ieri al «SabaudiaFilm.ComMedia», il Festival dedicato alla commedia italiana diretto da Ricky Tognazzi e Simona Izzo. Riflettori puntati a Sabaudia sulla saga ricca di divertimento e azione di Sydney Sibilia «Smetto quando voglio». I primi due capitoli della trilogia sono stati proiettati alle 18 nel Teatro Fiamme Gialle (nell'ambito della rassegna sul lavoro) e in serata in un'affollata piazza del Comune. Ospiti Edoardo Leo e Stefano Fresi, due dei protagonisti della commedia corale - che ha tra gli interpreti anche Valeria Solarino, Libero De Rienzo, Lorenzo Lavia, Valerio Aprea e Pietro Sermonti - di cui vedremo la conclusione in autunno sul grande schermo. «Smetto quando voglio» racconta di un gruppo di ricercatori disoccupati che, a causa della mancanza di lavoro, si mette a produrre delle smart drugs, droghe in realtà considerate legali. Ma se nel primo film questi superlaureati e studiosi si ritrovano a fare i conti con la giustizia, nel secondo «Smetto quando voglio-Masterclass» (in concorso al Festival) saranno ingaggiati proprio dalla polizia per scovare nuove bande in giro per la Capitale. «Smetto quando voglio» è riuscito a fare un ritratto dell'epoca. È un film generazionale capace di raccontare, con sorriso e intelligenza, la precarietà dei giovani di oggi. Dopo aver convinto il pubblico nelle sale - in attesa del l'ultimo capitolo nelle sale dal prossimo 30 novembre - i primi due film hanno riscontrato un grande coinvolgimento anche a Sabaudia. Per Edoardo Leo non era la prima volta alla kermesse: «Trovo che ci sia un pubblico di piazza bellissimo. I film non si devono esaurire nelle sale. Arene e festival gli danno una seconda vita e a noi piace molto continuare ad accompagnare i nostri lavori». Sul palco anche Stefano Frisi che ha conquistato il pubblico con la sua simpatia: «Non sono grasso, ma pieno di sorprese» ha detto spiegando che quando nella vita arriva l'occasione devi essere capace ma, se non arriva, il bello è che «hai vissuto un sogno tutta l'esistenza».