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Siae, il ministro Franceschini querela Fedez

Fedez

Silvia Sfregola
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Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, annuncia che porterà in giudizio il rapper Fedez che aveva fatto affermazioni circa un conflitto di interessi che lo riguarderebbe, in relazione alla Siae. "Sarà la decima volta che Fedez, da quando ha scelto Soundreef, tira fuori questa storia assurda, calunniando me e mia moglie e ignorando le norme che ha approvato il Parlamento". "Finora ho pensato fosse meglio far finta di niente ma ora ha superato anche la mia, molto molto alta, soglia di tolleranza e per questo ho già dato incarico di agire giudiziariamente contro di lui. È la prima volta che lo faccio dopo tanti anni di vita politica ma lui ha mezzi più che sufficienti per risarcire i danni che ci sta creando", conclude Franceschini. Nel pomeriggio il ministro aveva twittato: "La calunnia è un venticello beppe_grillo fedez", con chiaro riferimento alle affermazioni del rapper e al rilancio delle stesse da parte del blog di Grillo. Al tweet il ministro aveva allegato un file video con l'esecuzione dell'aria dal Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, interpretata da Ruggero Raimondi diretto da Gianluigi Gelmetti. La calunnia è un venticello @beppe_grillo @fedez https://t.co/EI6gQTcD2x— Dario Franceschini (@dariofrance) 22 giugno 2017 Duro era stato l'attacco di Fedez a Franceschini solo 24 ore prima. "Soundreef (il gestore indipendente dei diritti degli autori) ha un problema molto grosso. L'attuale ministro Franceschini è palesemente colluso, forse colluso è un po' troppo, però è in conflitto di interessi, in contraddizione tra i temi che deve affrontare tra Siae e Soundgreef. La moglie del ministro gestisce i beni immobili e il patrimonio della Siae. Ci sono degli articoli che ne parlano". Aveva dichiarato il rapper a margine della conferenza «Compose the future» alla Luiss Enlab di Roma. Negli ultimi anni società innovative e giovani come Soundreef e Flixbus hanno rivoluzionato i rispettivi settori apportando venti di novità in contesti normativi non sempre al passo con i tempi. Il legislatore da una parte dichiara di voler supportare il mondo delle startup ma dall'altro resiste al cambiamento. L'obiettivo della conferenza alla Luiss è stato la proposta di creazione di un organismo di tutela per le startup presso il Mise, un ufficio attraverso il quale le startup avranno modo di interagire con lo Stato

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