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David di Donatello 2017, il miglior film è "La pazza gioia" di Virzì

Valeria Bruni Tedeschi

Giulia Bianconi
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Sarà stato il titolo del film che le ha fatto vincere l'ambita statuetta. Ma Valeria Bruni Tedeschi, Miglior attrice protagonista per "La pazza gioia" ai David 2017, si è lasciata andare a un lungo discorso (a disposizione per ogni premiato c'erano solo 45 secondi) tra risate e lacrime degno del suo personaggio Beatrice. Ieri sera dagli Studios di via Tiburtina a Roma, la Bruni Tedeschi ha prima invitato sul palco la collega Micaela Ramazzotti, per condividere con lei il premio, e poi tra i vari ringraziamenti ha salutato anche la sua psicoanalista. Un intervento, il suo, che ha battuto anche quello dell'ospite d'eccezione Roberto Benigni - premiato con il David speciale alla carriera - che ieri mattina al Quirinale si era lasciato andare in un mini show di fronte al Capo dello Stato, concedendosi anche qualche battuta in serata.  E' ufficiale! è virale >> #David2017 Il discorso di #ValeriaBruniTedeschi #LaPazzaGioia @beavaldirana pic.twitter.com/v9wqfgB4WN— 01Distribution (@01Distribution) 27 marzo 2017 "La pazza gioia" di Paolo Virzì si è portato a casa i massimi riconoscimenti: Miglior film e Miglior regia. "Ringrazio tutte le donne di questo film e le persone che vivono nei centri di salute mentale che mi hanno ispirato e fatto pensare" ha detto il regista toscano. Stefano Accorsi è risultato il Miglior attore protagonista per la sua performance in "Veloce come il vento", ambientato nel mondo delle corse. Nel complesso al film di Matteo Rovere sono andati sei David Di Donatello, altrettanti a "Indivisibili". Un premio in meno alla favorita commedia di Virzì che era partita con diciassette candidature.  La 61esima cerimonia di premiazione dei prestigiosi riconoscimenti assegnati dall'Accademia del Cinema Italiano - che è andata in onda in esclusiva su Sky Cinema Uno in diretta (e su Tv8) - è stata condotta dal brillante Alessandro Cattelan. Il conduttore ha ricordato il decano dei critici cinematografici Gian Luigi Rondi, scomparso nel settembre scorso, prima di dare il via alla consegna delle statuette. Valerio Mastandrea, vincitore del David come Miglior attore non protagonista per "Fiore", ha rivolto, invece, un pensiero a Josciua Algeri, il giovane protagonista del film scomparso in un incidente stradale poche settimane fa. "Sono sicuro che tutto quello che lui sognava inizierà presto a farlo" ha detto Mastandrea. Antonia Truppo, per il secondo anno consecutivo, dopo la statuetta per "Lo chiamavano Jeeg Robot", ha vinto il premio come Miglior attrice non protagonista grazie a "Indivisibili". E sempre il film di De Angelis ha conquistato il David per la Miglior sceneggiatura originale. Il premio per la Miglior sceneggiatura adattata lo ha vinto, invece, "La stoffa dei sogni" di Gianfranco Cabiddu. Tra gli altri premiati della serata, anche Michele D'Attanasio ha conquistato il David per la Miglior fotografia per “Veloce come il vento”, film premiato anche per il Miglior suono (Bonari, De Santis, Perri e Mazzucco), i Migliori effetti digitali, Miglior truccatore (Luca Mazzoccoli) e il Miglior montatore (Gianni Vezzosi). Enzo Avitabile di "Indivisibili" si è aggiudicato il David come Miglior musicista e per la Miglior canzone originale "Abbi pietà di noi" interpretata insieme alle gemelle Fontana. Lunghi applausi durante il tributo musicale di Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, mentre sulle note di "Across the Universe" dei Beatles scorrevano le immagini degli artisti scomparsi quest'ultimo anno.

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