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Addio a Kounellis, maestro dell'arte povera. Camera ardente in Campidoglio

Davide Di Santo
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Si aprirà alle 14 la camera ardente in Campidoglio per Jannis Kounellis. Il maestro dell'arte povera, è morto all'età di 80 anni a Roma, la città che, dopo aver lasciato la Grecia a soli 20 anni, aveva scelto per vivere, lavorare, creare le sue opere provocatorie, spiazzanti, destinate a far discutere, a rivoluzionare il mondo dell'arte italiano e internazionale. La camera ardente sarà aperta fino alle 19 nella sala della Protomoteca. Ad accogliere il feretro il vicesindaco e assessore alla cultura Luca Bergamo. Jannis Kounellis, il maestro dell'arte povera, è scomparso ieri a Roma. Pittore e scultore greco, era nato al Pireo il 23 marzo 1936. Viveva e lavorava in Italia da quando aveva 20 anni. Arrivò a Roma dalla Grecia nel 1956 per studiare all'Accademia delle Belle Arti. Esordì nel 1960 allestendo, sempre nella Capitale, la sua prima mostra personale alla galleria "La Tartaruga". Nel 1972 Kounellis partecipò per la prima volta alla Biennale di Venezia. Celebri le grandi mostre in Sud America, come quelle in Argentina (2000) e Uruguay (2001). Nel 2002, l'artista propone un'installazione di cavalli alla Whitechapel di Londra e, poco dopo, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma costruisce un enorme labirinto di lamiera lungo il quale pone, quasi fossero altrettanti approdi, gli elementi tradizionali della sua arte, come le "carboniere", le "cotoniere", i sacchi di iuta e i cumuli di pietre.

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