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U2 a Roma, la Siae fa ricorso contro il secondary ticketing

Biglietti rivenduti dopo 25 minuti dalla messa in vendita. Provvedimento d'urgenza al tribunale

Davide Di Santo
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Biglietti polverizzati in pochissimo tempo e subito in vendita sui siti del secondary ticketing a prezzi maggiorati. Il fenomeno è noto e si è ripetuto anche per il concerto degli U2 allo Stadio Olimpico di Roma del 15 luglio (tra qualche giorno la corsa al biglietto per la seconda data, quella del 16 luglio). La recente legge di bilancio ha disposto multe e sanzioni severe per i siti che acquistano grandi quantità di biglietti per rivenderli e TicketOne assicura che la vendita si è svolta in modo regolare, con solo 600 biglietti sospetti e bloccati. Ma in molti ora vogliono vederci chiaro, a partire dalla Siae.  In merito al "caso della rivendita dei biglietti" dei concerti che si sta riproponendo anche per l'evento degli U2, la Società italiana autori  ed editori ha presentato oggi un ricorso d'urgenza al Tribunale Civile di Roma "per tutelare sia i diritti dei propri associati che i consumatori che si ritrovano a pagare anche fino a 10 volte in più i ticket di ingresso sul mercato parallelo", si legge in una nota. "Dopo aver visto che alcuni siti ieri, dopo 25 minuti dall'apertura della vendita dei biglietti sui canali ufficiali, hanno messo in vendita sul mercato secondario i biglietti a prezzi notevolmente maggiorati per il concerto del 15 di luglio, abbiamo deciso di agire immediatamente - commenta Gaetano Blandini direttore generale di Siae - Anche in questo caso abbiamo ottenuto l'adesione di Federconsumatori, con cui Siae ha siglato un protocollo d'intesa due anni fa, per intraprendere insieme tutte le azioni legali e mediatiche a tutela dei diritti dei consumatori".

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