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Gazzé chiude in bellezza il Maximilian tour

Max Gazzè

Fabrizio Finamore
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Sarà il Palalottomatica di Roma ad ospitare stasera, giovedì 27 ottobre, il primo dei due concerti che concludono il suo “MaximilianTour”. Roma e Milano, Palalottomatica stasera e Mediolanum Forum sabato 29: due live evento per il cantautore e bassista romano, ideate e organizzate per chiudere in bellezza un percorso di ben quattro tour di grande successo fatti di tanti sold out ottenuti nei palazzetti italiani così come nel tour europeo. Insomma sembra essere un periodo professionalmente d'oro questo per Max che da inizio anno ad ora ha suonato in oltre 70 live e che proprio in questo periodo è partito anche per la sua prima tournée mondiale in Nord America, Giappone e Cina. A lui è sempre piaciuta l'atmosfera raccolta che si crea nei club o nei teatri più piccoli, ma di certo anche nei grandi spazi Max non ha mai fatto mancare lo spettacolo ai suoi fan grazie alla sua musica in primis, ovvio, ma anche grazie al supporto di quella tecnologia fatta di video e grandi schermi che, da esperto uomo di palco qual è, non disdegna di utilizzare. Al centro della scaletta del live di stasera i brani tratti da “Maximilian”, il suo ultimo album in cui ha continuato a giocare con la musica e con i generi (“mi è sempre piaciuto il cross over” ha più volte dichiarato) e in cui, grazie anche al contributo del fratello Francesco con cui collabora da sempre, non manca di affrontare anche temi sociali importanti. Un ennesimo successo insomma, che ad oggi ha già ottenuto due Certificazioni Oro (per “Maximilian” e per il singolo “Ti sembra normale”, brano italiano con il migliore airplay) e due Platino (per “La vita com'è”, oltre 26 milioni di visualizzazioni su Youtube, e “Ti sembra normale”). Ma in occasione dei vent'anni di carriera (il suo album d'esordio “contro un'onda del mare” è datato 1996) Max in questi concerti non mancherà di ripescare anche nel suo vecchio repertorio, tra i suoi primi pezzi e non solo. E così ci sarà spazio molto probabilmente per successi di ieri come “La favola di Adamo ed Eva”, “Cara Valentina”, “Una musica può fare”, fino ai più recenti “Il solito sesso”, “Mentre dormi” o “Sotto casa” tanto per rimanere tra le sue hit sanremesi. Insomma una scaletta ad hoc per ripercorrere le fasi cruciali di una carriera in cui il momento live, il confronto diretto con il pubblico ha sempre avuto un'importanza centrale. Del resto forse proprio grazie al confronto, alle collaborazioni, all'apertura verso l'esterno Gazzè è uno di quegli artisti che non è mai rimasto uguale a se stesso. Musicista e cantautore cui è sempre piaciuto sperimentare, a volte anche cambiando marcia e direzione quando è stato necessario, Max negli anni è cambiato, si è evoluto ma sempre rimanendo fedele a se stesso, a quella sua particolare idea di chansonnier dei nostri giorni che come pochi sa comunicare e arrivare al suo pubblico, dal palco di Sanremo come da quello del Primo Maggio, da solo o in scena con gli amici Fabi e Silvestri. Vero e proprio artigiano del suo lavoro (ha dichiarato di occuparsi di tutto, dalla composizione al mixaggio, dall'idea iniziale alla parte scenica dei live) Gazzè ha sempre saputo creare nei suoi concerti quella magica alchimia di emozioni tra parole e musica che sa conquistare platee anche molto diverse tra loro. Prima dei live di Roma e Milano lo hanno applaudito a Montreal, Toronto, Chicago, New York, Boston, Miami, Los Angeles, Tokyo e Shangai. Un po' ovunque Max è riuscito a proporre con semplicità ed efficacia il suo stile di fare musica, come molto probabilmente farà anche stasera al Palalottomatica, davanti a quel pubblico romano che lo segue da sempre e che non mancherà anche stavolta di dimostrargli il suo calore.

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