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Rinvenuta la tomba di Alessandro Magno in Grecia

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La scoperta del sito è arrivata dopo due anni di scavi, ed è stata annunciata durante una visita sul luogo da parte del primo Ministro Samaras, che l'ha descritta come «molto importante»

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Si mormora già che possa essere la tomba di Alessandro Magno. Per ora gli archeologi non si sbilanciano, ma si tratta della più grossa scoperta archeologica mai fatta nel decennio in Grecia, senza contare le dimensioni della tomba, ritrovata ad Anfipoli, in Macedonia, 100 km a est da Tessalonica. Il capo del team che ha fatto la scoperta, Katerina Peristeri, ha dichiarato che la struttura è datata intorno al 4 secolo a.C. e il muro circostante è di 500 metri di circonferenza, proprio come il sito funebre del padre di Alessandro, Filippo II, a Vergina, a ovest di Tessalonica. Cosa, questa, che fa aumentare le quotazioni di chi scommette sul ritrovamento della tomba di Alessandro Magno. «Guardiamo con attenzione, ma anche commozione, a quanto sta accadendo a Anfipoli». Ha detto il ministro per la Cultura greco, Konstantinos Tasoulas. «Si tratta di un monumento artistico di dimensioni uniche e di un capolavoro di artigianato funerario. I segreti più belli –ha concluso il ministro – sono nascosti sotto i nostri piedi». Gli archeologi sono rimasti appena entrati nella tomba si sono ritrovati la strada sbarrata da due enormi cariatidi, conservate perfettamente, con un braccio teso, a impedire, anzi, scoraggiare l'ingresso a chiunque. Il sito, tanto è importante, è sottoposto al controllo costante delle forze dell'ordine. Il loro compito è di tenere lontani curiosi, giornalisti e anche tombaroli, che vengono dal vicino villaggio di Mesolakkia. Il team di archeologi comunque non si è sbottonato su chi sia l'occupante della tomba. Ma questo non ha impedito ai giornalisti, agli altri colleghi archeologi, e nullafacenti di lanciarsi in congetture. Gli specialisti concordano nel ritenere, data la magnificenza della costruzione, che la tomba appartenga a qualche dignitario o anche famigliare della cerchia di Alessandro, magari sua madre Olimpia, o sua moglie Rossana. O potrebbe semplicemente essere anche nobile macedone. Altri ancora sostengono si tratti solamente di un cenotafio. Per ora, solamente gli esperti possono dare delle spiegazioni concrete, continuando a scavare, e i lavori andranno a rilento poiché gli archeologi, andando avanti, si sono accorti che la terza camera è a rischio crollo e bisogna puntellarla. Nonostante tra gli addetti ai lavori ci sia molto scetticismo, per gli abitanti di Anfipoli e Melakkia, poche centinaia, non ci sono dubbi: è la tomba di Alessandro Magno. «Chi, se non Alessandro, meriterebbe una tomba di tale portate?». Dice Antonio, contadino di 61 anni, mentre si beve il caffè al bar di fronte al museo archeologico di Anfipoli. «La grandezza e l'opulenza sono uniche – ha continuato – il buon senso ci spinge a pensarlo». Ma il ministero della Cultura greco e gli archeologi sono contrari all'idea, visto che si sa, con quasi assoluta certezza, che Alessandro Magno è stato sepolto in Egitto. Il ministro della Cultura greco, Tasoulas, ha aggiunto: «Siamo ovviamente interessati a scoprire chi sia, ma questo dipenderà dalle ricerche; siamo in attesa». La scoperta del sito è arrivata dopo due anni di scavi, ed è stata annunciata durante una visita sul luogo da parte del primo Ministro Samaras, che l'ha descritta come «molto importante».

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