Il Circo degli Orrori, a Roma la paura abbraccia lo spettacolo
Paura, comicità e intrattenimento aspettano l'ignaro pubblico sotto il nero tendone, dinanzi lo Stadio Flaminio, fino al 6 aprile
Allo Stadio Flaminio di Roma, sotto un inquietante tendone nero, dal 28 febbraio al 6 aprile sarà in scena il “Circo de los Horrores”. Lo spettacolo circense-teatrale che dal 2007 trionfa in Spagna, America Latina e Miami, dopo Roma terrorizzerà anche Milano, Genova e Torino. Una volta varcati i tenebrosi cancelli d'ingresso il percorso verso l'incubo si fa sempre più cupo. Entrando sotto la volta oscura del tendone, tra un impolverato biciclo del XIX secolo con in sella una bambola rotta, teschi logori accatastati e terra smossa come se fosse stato appena disseppellito qualcuno, si inizia ad assaporare un'atmosfera sempre più tetra. Ma è solo quando si attraversa la soglia sulla platea che si diventa ufficialmente ospiti e vittime della corte degli orrori. Dinanzi agli occhi del pubblico, infatti, si materializza un cimitero gotico con a terra una stella a cinque punte contornata da funeree corone di fiori, pietre tombali dimenticate e ancora teschi. Il geniale creatore del progetto, Suso de Silva, cresciuto nell'ambiente circense, ha riesumato lo spirito horror puro e macabro delle origini, quello dei poetici racconti di Edgar Allan Poe e del cinema in bianco e nero. Quello in cui Nosferatu è alto, ossuto, con le unghie lunghe, pallido e vecchio. Ed è proprio in questo ruolo magistrale che de Silva veste i panni di diabolico anfitrione per introdurre l'ignaro pubblico verso un universo misterioso: fatto di sonnambuli con i grandi occhi spalancati che improvvisamente vengono strappati ai loro sogni e costretti ad una danza aerea molto suggestiva, o degli zombie di Haiti che danzano sotto un ritmato sortilegio vudù. Non mancano poi i richiami al circo dei freaks o ai film horror più recenti da “L'esorcista” a "Non aprite quella porta". Tutto questo terrore però è ben condito da una buona dose di comicità, perché come afferma Nosferatu stesso: “La risata è il mezzo di sfogo della paura”. A parte il terribile suono delle seghe a nastro e il puzzo di gasolio che esse emanano, tutti i mostri si muovono felini e si ha paura di voltarsi perché molto probabilmente sono nascosti dietro la poltroncina che è tutto meno che un posto sicuro. Oscure anime perse sbucano improvvisamente dalla nebbia del cimitero e si esibiscono in una straziante e onirica danza. Due ragazzine possedute si contorcono nel più tremendo dei giochi. Mummie, seducenti e crudeli vampire, spose morte, infermiere pazze, Clown assassini e Diavoli inferociti, un cocktail originalissimo da gustare solo dai 12 anni in su. Per chi ama il brivido allo Stadio Flaminio per ben due ore ce n'è in abbondanza e si fonde molto bene tra paura, comicità e spettacolarità, grazie alle incredibili acrobazie e le terrificanti performance di artisti provenienti da ogni parte del mondo. Al circo degli Orrori si entra quasi con timore e si esce con la sensazione di aver assistito a qualcosa di grandioso, di mai visto prima e di davvero originale.