«Usare la cultura per raccontare la Storia»: Riotta torna in Rai
L'ex direttore del Tg1 succede a Paolo Mieli. In prima serata da domenica su Rai Storia con dodici puntate dedicate a intercettazioni, informazione, cinema
«La mia trasmissione si chiama "L'eco della Storia" e l'eco è qualcosa che rimbomba: quando ci occuperemo di un argomento non lo faremo parlando del dibattito attuale, ma del presente attraverso il passato». Perché i problemi di oggi, a ben vedere, «sono quelli di sempre». Gianni Riotta, ex direttore del Tg1, che ha lasciato dopo un profondo lavoro di rinnovamento, ma anche tra le polemiche dopo il terremoto dell'Aquila, è tornato in Rai per rilanciare la trasmissione diretta per due edizioni da Paolo Mieli. Dodici le puntate presentate da Rai Educational, diretta da Silvia Calandrelli, in onda tutte le domeniche alle 21,15 su Rai Storia (canale 54 del digitale terreste e canale 23 TivùSat). Per l'occasione è stato presentato anche il nuovo spot che ricorda ai telespettatori il canale di Rai Storia sul digitale terrestre. E Riotta ha scherzato: «Se qualcuno proprio non rammenta il numero, basta che pensi all'anno nel quale sono nato: il '54. Naturalmente 1854». Raccontando le sue prime esperienze in Rai ha aggiunto: «Fatte prima del Congresso di Vienna». Ma nonostante i diversi secoli scherzosamente dichiarati come età, Riotta è un vero maniaco dei nuovi mezzi di comunicazione e ha sfoggiato un paio di nuovissimi Google Glass, i futuribili occhiali-computer-telefonino per «la realtà aumentata» che sta sperimentando l'azienda statunitense. Riotta con queste dodici puntate di «Eco della Storia» guiderà il dibattito dedicato ai grandi temi ancora aperti del passato, per capire e comprendere meglio la contemporaneità con un parterre di ospiti, storici, editorialisti, esperti e testimoni. Tutti dibatteranno su un tema dedicato per captarne, appunto, «l'eco storica» e riflettere sulle connessioni tra il passato, il nostro presente e dunque gli scenari futuri. I contributi di Giovanni Paolo Fontana porteranno nella trasmissione notizie e curiosità dal passato. «Le intercettazioni», con il ministro della Difesa Mario Mauro e il magistrato, scrittore e politico Stefano Dambruoso, sono il tema della puntata del 12 gennaio. Dalle spie dell'Ovra fascista al caso Enigma nella seconda Guerra Mondiale e al Watergate, sino all'odierno caso Datagate. Tra i tem i della nuova serie anche: «Il falò delle leadership occidentali», con Gianfranco Fini, il costituzionalista Michele Ainis e l'intervista in esclusiva al politologo ed economista Moisés Naím, in onda il 19 gennaio. Seguiranno «L'informazione: dalla crisi dei quotidiani alle notizie on-line», con Andrea Stroppa, un giovanissimo esperto di computer. «Ascoltarlo - ha detto Riotta - è come vedere un pezzo di cultura e poi: «Italia e Germania: nemici o complici?», con Gian Enrico Rusconi, politologo e germanista, e Michael Braun, giornalista tedesco corrispondente della Tageszeitung. Tra le tante puntate ci sarà anche «Da Cabiria al successo di Sacro Gra», con il critico cinematografico Enrico Magrelli e il produttore Mario Gianani, in onda il 9 febbraio. «Perché - spiegato Riotta - la Storia non sono solo le battaglie e il cinema non è solo un'arte, ma uno strumento che riesce a definire un'epoca: basta pensare alla Dolce Vita o ad American Graffiti».