
Da Baryshnikov a Isabella Rossellini nel cielo di Spoleto

Conto alla rovescia per una delle più antiche e blasonate manifestazioni culturali del centro Italia: dal 28 giugno apre i battenti il Festival dei due Mondi di Spoleto, che taglia il traguardo della...
Conto alla rovescia per una delle più antiche e blasonate manifestazioni culturali del centro Italia: dal 28 giugno apre i battenti il Festival dei due Mondi di Spoleto, che taglia il traguardo della 56esima edizione. Tra gli appuntamenti immancabili «The old woman» per la regia di Robert Wilson con Mikhail Baryshnikov e Willem Dafoe, dal racconto di Daniil Kharms, uno dei pù grandi autori russi d'avanguardia, «Il ritorno a casa» di Harold Pinter diretto da Peter Stein, uno dei lavori più cupi dell'autore sul rapporto precario tra i sessi, «Pornografia» tratto da un'opera Witold Gombrowicz per la regia di Luca Ronconi e con «La Trilogie Des Iles - Tre storie di vendetta, perdono, amore e libertà» di Irina Brook composta da «Une Odysee», «Tempéte» e «L'ile des escalves», un'avventura piena d'azione alla ricerca di se stessi. Ad inaugurare questa 56esima edizione del Festival sarà il grande ritorno alle scene dell'étoile Alessandra Ferri con lo spettacolo «The piano upstairs», con Boyd Gaines e la regia di Giorgio Ferrara. Seguirà l'opera «Il matrimonio segreto», un dramma giocoso in due atti di Domenico Cimarosa, per la regia di Quirino Conti. Per l'occasione l'Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari sarà diretta dal Maestro Ivor Bolton. Da un testo di Pietro Grasso, presidente del Senato, Sebastiano Lo Monaco e Anna Galiena portano in scena «Dopo il silenzio» con la regia di Alessio Pizzech, un dialogo acceso tra due generazioni. Tra gli spettacoli da segnalare anche «Green Porno»di Isabella Rossellini, una particolare indagine sul sesso nel mondo animale, dai pachidermi agli insetti e «La sciantosa» con Serena Autieri, un viaggio alle radici della canzone napoletana. Grande attesa per lo spettacolo di Adriana Asti che porta in scena «La voce umana» e «Il bell'indifferente» di Jean Cocteau, diretto da Benoit Jacquot. Chiuderà il Festival il Concerto Finale «Verdi Wagner Gala» diretto da James Conlon, con la Filarmonica della Scala.
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