Michael Jackson aveva un impianto segreto anti-droga
A quasi quattro anni dalla morte, continuano a emergere particolari sulla stravagante e sofferta vita di Michael Jackson. Nel corso del processo intentato dalla causa della madre all'Aeg, gli organizzatori dell'ultima tournee del 're del pop', si e' saputo che Jacko aveva un impianto segreto che lo aiutava a combattere la dipendenza dalle droghe: un impianto che lo metteva al riparo dal provare piacere dagli oppiacei. L'impianto - che effettivamente rende inefficace le droghe perché, iniettando dosi di Narcan (Naloxone), il farmaco che viene dato ai tossicodipendenti di eroina o morfina, blocca i recettori del piacere nel cervello- fu scoperto sul corpo del cantante dopo la sua morte. L'autore di «Beat It» se lo era fatto inserire nel 2003 per cercare di interrompere la sua dipendenza. La notizia è emersa dalle carte portate in tribunale da uno dei suoi ex dottori, David Fournier, la cui testimonianza potrebbe essere vitale perché la madre di Jacko, Katherine Jackson, che reclama 40 miliardi di dollari, vinca la causa di risarcimento.