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Carrà: «Non ho fatto X Factor perché odio litigare»

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La conduttrice a tutto tondo si racconta a Piero Chiambretti su Radio2 Rai. Ora è al timone di The Voice con Piero Pelù & Co. e ricorda il passato in diretta: «Noi siamo molto più scherzosi dei nostri colleghi inglesi»

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«Non ho voluto fare "X Factor" perché odio i programmi dove si discute, io odio litigare nella vita figuriamoci in tv, noi abbiamo rispetto per i ragazzi che si presentano, li trattiamo con gentilezza ed educazione». Così Raffaella Carrà, in un'intervista a Piero Chiambretti su Radio2 Rai, spiega lo spirito di «The voice», il talent show di Raidue in cui la conduttrice insieme a Piero Pelù, Riccardo Cocciante e Noemi seleziona aspiranti cantanti. «La tv è molto cambiata con l'arrivo dei format. Il mio primo format è stato Carramba - racconta la Carrà - che però abbiamo completamente rivoluzionato facendone uno spettacolo di 2 ore e mezzo rispetto ai 50 minuti del format inglese. Con The Voice invece è diverso - prosegue - non si può cambiare nulla del formato originale tranne lo spirito dei coach , che sono molto più scherzosi e aperti rispetto a quelli inglesi. Ma la vera rivoluzione - continua - sta nel ritmo del montaggio di alcune puntate, soprattutto quando sono registrate, ti danno quel pathos, quella velocità che, onestamente, trovare in un programma nuovo, fatto dal vivo, ci vorrebbe molto lavoro e la televisione ti dà poco tempo». Nella lunga intervista con la Carrà c'è anche spazio per i ricordi. Chiambretti le fa ascoltare un episodio che resta una dei momenti storici della tv italiana: è il 1991 e , sul palco di «Fantastico», Raffaella si ritrova a dover contenere l'esuberanza di Roberto Benigni, che tenta di saltarle letteralmente addosso. Dalla tv la conversazione si sposta al calcio: Chiambretti fa notare a Raffaella, nota juventina, che la sua squadra ha ormai il Campionato in tasca: «Sono dei soldatini questi giocatori?», le chiede il conduttore. Ma la showgirl attribuisce tutto il successo della Juventus all'allenatore: «Saranno anche dei soldatini ma alla Juve non c'è nè un Cassano nè un Messi in attacco, la vera differenza da noi è Antonio Conte che fa di questi ragazzi tutte stelle, al punto che potrebbe andare a fare gol anche Buffon». L'intervista si chiude con una «Carrambata»: Chiambretti chiama in diretta Gianni Boncompagni inconsapevole di trovare dall'altra parte del telefono Raffaella Carrà . All 'amico di una vita la conduttrice fa una raccomandazione: «Se questa sera non vedi "The Voice" ti do un cazzotto. Perché tu devi darmi il tuo giudizio, lo sai che ci tengo tantissimo»!

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