Crozza contestato all'Ariston
Fischi dalla platea durante l'imitazione di Berlusconi
Non mi sono mai divertito tanto da quando Alfano ha detto che il Pdl faceva le primarie». «Sono formidabile o no? Dico qualcosa che vi dà uno choc? Dico che non bisogna pagare il canone? Gubitosi - rivolto al dg Rai seduto in platea - tieni!», ha detto tirando delle mazzette di finti euro. «Ma quanto mi amate? Io invece questo Paese lo odio, altrimenti perchè avrei proposto il condono? Scherzavo», ha scherzato ancora l'attore mentre dalla sala partivano un paio di «vai a casa». Poi «formidable» diventa «condannable», «imputable», «culona intrombable». Poi la contestazione che interrompe l'imitazione di Bersani. Ma dopo una divagazione sulla natura degli italiani, Crozza riesce a tornare a bomba e riparte col Leader del Pd che canta «Vieni via con me» di Paolo Conte che diventa «Metafore»: «Tutti stanno a dire che mi stanno a rimontà ma ho già vinto le primarie contro Renzi mica posso vincere tutto. Vendola non sa cosa vuole, Monti non sa cosa vuole, io sono vent'anni che guardo il menu. Monti o Vendola questo è il problema. La tav o i matrimoni gay? Gliel'ho detto a Vendola: completiamo la Tav e in due ore ti vai a sposare in Francia. Prima avevamo Fassino ora abbiamo Fassina : noi i dirigenti li scegliamo con Ruzzle... Dico un'ultima cosa sul Pd e vado via: non è che se sulla tavoletta del cesso ci attacchi una mela diventa un MacBook». Poi una battuta con l'atteso riferimento al Papa: «Sai qual'è la sfiga di Bersani? Che se anche vince le elezioni, il 28 si dimette il Papa e lui è sempre la seconda notizia». Maurizio Crozza indossa una parrucca e comincia a interpretare il suo secondo personaggio: Pier Luigi Bersani. Nel teatro Ariston di Sanremo, nel corso dell'imitazione reagisce positivamente. «Vendola sa cosa vuole, Monti sa cosa vuole. Io sono vent'anni che guardo il menù». «Noi rimarremo sempre gli Stati disuniti d'Italia, siamo un Paese ingovernabile, non saremo mai come gli Stati Uniti», ha detto infine Maurizio Crozza durante il suo monologo sul palco dell'Ariston: «Noi abbiamo sei candidati premier», ha aggiunto scimmiottando Bersani. «Vai a casa...», si è sentito distintamente questo invito partito da un punto della platea o galleria dell'Ariston all'indirizzo di Maurizio Crozza. Poi al termine di questa prima parte dello spettacolo, altre urla e inviti a Crozza, questa volta da una parte piu' nutrita di pubblico, ad andare via, a lasciare il palco. "Niente politica...", ha urlato piu' d'uno. E' intervenuto quindi Fazio chiedendo al pubblico di applaudire e apprezzare, e "non ad approfittare del Festival di Sanremo per farsi notare con due urli, perche' la storia e' una sciocchezza. Ascoltiamo tutti l'intervento di Crozza che siamo onorati di avere qui. Alla fine ciascuno applaudira' quello che crede". Crozza ha detto dal canto suo "la mia non e' propaganda", scatenando ancor piu' il pubblico. In molti hanno urlato in corso "fuori, fuori", e ci sono stati anche fischi.