«Prove di libertà» (Mondadori) di Stefano Dal Bianco è un libro importante, schiettamente antiretorico pur nella forma di una meditazione lirica.
L'ansiadi libertà si oppone alla costrizione dell'anima, la «solitudine di molti, / vuoto vissuto male». Ma in questa frizione tra sentimento e pensiero si fa strada la consapevolezza dell'essere e una serena adesione alla vita, per «fidarsi del senso delle cose». «Ogni pensiero intenzionale si fa azzurro», l'io si dissolve e si confonde nella realtà dei fatti, «l'attenzione è condivisione», pur nel «dolore e la gioia tanto lucidi». Il libro è diviso in sette parti, come le note della scala musicale, quasi a suggerire l'esplorazione della musica della vita. Ed è la libertà della natura, la somma compassione del cosmo. Con uno stile semplice, ma fortemente comunicativo, la prova di Dal Bianco è un libro che turba nella sua forte e ricca consistenza, «ciò che conta è il cielo / e quella luce che ci fa evidenti». Nicola Bultrini