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Seyfried, da orfanella a pornostar in «Gola profonda»

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L'attricestatunitense, attualmente al cinema con il ruolo di Cosette ne «Les Misérables», presta infatti il proprio volto alla famosa pornostar degli anni '70 nel biopic diretto a quattro mani da Rob Epstein e Jeffrey Friedman. «Lovelace», la cui uscita nelle sale cinematografiche è prevista per la prossima estate, racconta la tormentata vita dell'attrice hard protagonista del noto film «Gola profonda» (1972), il primo film a luci rosse legale della storia. La pellicola affronta anche la difficile relazione tra la Lovelace e suo marito Chuck Traynor, (interpretato da Peter Sarsgaard): nella sua biografia la Lovelace rivelò di essere stata costretta proprio da Traynor con le percosse a partecipare alle riprese del film hard. Come il diavolo e l'acqua santa: Amanda Seyfried ha girato nello stesso tempo il musical Les misèrables, nel quale interpreta la tenera orfana Cosette, e il biopic «Lovelace», nel quale presta volto e corpo alla prima celeberrima diva dei film a luci rosse. L'attrice ha raccontato al settimanale Gioia: «Ho girato i film quasi contemporaneamente, per cui sono passata dal simulare sesso orale a interpretare una creatura virginale. Davvero surreale!». Cosa condivide con l'innocente Cosette di «Les misèrables»? «Credo nell'amore a prima vista: a 10 anni infatti mi sono innamorata perdutamente di Leonardo DiCaprio, vedendolo sullo schermo in "Romeo + Giulietta" di William Shakespeare. Ma purtroppo non mi ha notata. Crescendo, inevitabilmente le cotte di gioventù passano». E del personaggio controverso di Linda? «La storia non è tanto incentrata sulla carriera di Linda nel mondo della pornografia, quanto sulla sua vita, affascinante e problematica, segnata da abusi, in particolare da parte del marito. Mi ha fatto piacere raccontare questo aspetto un pò oscuro della sua personalità: è stato una sorta di omaggio a Linda come donna, alla quale non era stato riconosciuto il talento». Linda Susan Boreman nacque nel Bronx di New York. Nel 1971 sposò Chuck Traynor, il quale la presentò a Gerard Damiano. Fu quest'ultimo a volerla nel suo film Gola profonda. Nel 1989 fece scalpore rinnegando pubblicamente il genere e schierandosi con le femministe americane contro l'industria dell'hard. Nella sua autobiografia Ordeal dichiarò di essere stata costretta a girare film a luci rosse dal primo marito, descritto come un violento che la picchiava e non aveva esitato a puntarle addosso una pistola. Morì il 22 aprile 2002 in un incidente d'auto a Denver, in Colorado, a 53 anni. Din. Dis.

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