Ecco com'era Carrie prima di «Sex & the city»
Libro e tv L'autrice rilancia la saga con un prequel La protagonista è una liceale curiosa a Manhattan
Loshow era stato il primo a parlare di sesso in modo esplicito in un contesto femminile, ed è diventato un fenomeno di cultura popolare, tanto da finire sul grande schermo, per ben due volte. Una cosa in comune «con Sex & the City», sono i toni: non ci sono scene di sesso spinte, ma il linguaggio particolare, da gossip in rosa, ovvero il girl talk non manca affatto. Carrie è più innocente forse, ma è il personaggio che si fa le domande esistenziali, forse in una diversa età, ma nello stesso identico modo: s'interroga sulla vita, sul sesso e l'amore. Anche l'interesse amoroso principale di Carrie rimane lo stesso: Manhattan. Carrie perde la verginità nella sua prima avventura newyorkese, nel mondo degli adulti, tra coloro che contano, dove lei osa fingersi più grande. Tra gli amici di Carrie, spiccano Walt, fidanzato di Maggie, la ragazza sbarazzina che lo tradisce con un poliziotto, e che vuole fare sesso (ed è questo il personaggio che si avvicina di più a Samantha). Belle le ambientazioni e i costumi sul set anni '80 ed eccellente la colonna sonora, che spicca su qualsiasi altro aspetto dello show. Gli abiti e gli accessori indossati dal cast della nuova serie sono infatti ispirati ai must di quegli anni e affiancati dalle hit musicali dell'epoca. È il 1984 e Carrie non è ancora la giornalista di moda a Manhattan, innamorata di Mr. Big, ma una liceale adolescente alle prese con le prime esperienze amorose: ed è Anna Sophia Robb a sostituirsi a Sarah Jessica Parker nel ruolo della giovane Carrie. La protagonista della serie vive in Connecticut e, dopo la tragica morte di sua madre, si trova a dover affrontare da sola la dura vita di high school, provando a stringere nuove amicizie e, forse, a trovare l'amore. I produttori veterani di «Gossip Girl» e «The O.C.», Josh Schwartz e Stephanie Savage, presentano una Carrie che è già esperta di stile e moda, ma è ancora un'adolescente vergine e innocente, lontana dagli eccessi di Cosmopolitan e sesso che hanno reso nota la sua controparte adulta. Si baserà sui due romanzi intitolati «The Carrie Diaries» e «Summer In The City», anch'essi scritti da Candace Bushnell, che narrano di quando una ragazzina sprovveduta e biondina, finito il liceo, si trasferisce a Manhattan e iniziando a muovere i primi passi in una delle città più grandi e sensazionali del mondo, incontra le tre giovani donne che diventeranno le sue migliori amiche. Gli Anni '80 sono al clou del loro fascino, tra lusso e trasgressioni, quando Carrie Bradshaw è una liceale e aspirante scrittrice che, orfana di madre, vive con il padre e la sorella minore Dorrit. Sognando di andare a vivere New York, fa i conti con la recente scomparsa della madre a causa di un tumore, così il padre per risollevarla di morale, le procura un impiego come stagista in uno studio legale di Manhattan. Al liceo, intanto, inizia una relazione sentimentale con Sebastian Kydd, cosa che contribuisce a formare un rapporto molto conflittuale con la ragazza più popolare della scuola, Donna LaDonna. La cerchia degli amici di Carrie si completa poi con la determinata Maggie, la sensibile Jill (detta Mouse) e Walt, ragazzo in conflitto con la sua natura omosessuale che tiene segreta a tutti. A New York, infine, Carrie conosce Larissa Loughton, una donna alla moda che diventa una sorta di mentore per la ragazza che inizia così il suo penultimo anno di scuole superiori divisa tra le ordinarie faccende scolastiche e i suoi primi approcci con la Grande Mela. Certo, sembra un po' anacronistica la storia di una ragazzina che lavora 24 ore nella Grande Mela: qui incontra, per giunta, l'editor di Interview in un negozio, che l'aiuta a scippare un vestito firmato, poi diventa sua amica e esce insieme con Carrie, presentandole tutti i suoi conoscenti dell'upper class di New York. E nessuno si rende conto di avere davanti una quindicenne. Non è davvero credibile, ma lo show si prepara proprio con queste armi a conquistare il pubblico di mezzo mondo.