13 giugno 1888 e 30 novembre 1935 sono due date importanti, determinati per il destino di quello che sarà uno dei poeti più rappresentativi del XX secolo.

Oltre300 carte astrologiche testimoniano la passione, o l'ossessione spaventevole, di questo uomo intimo, profondo, ostinato alla ricerca della verità che l'uomo non deve sapere: il giorno della sua morte. Raphael Baldaya era uno dei suoi eteronimi, o meglio, conoscenti inesistenti come lui stesso li definiva, che firmava tutti i lavori dediti all'astrologia e agli oroscopi. Complessi calcoli, con pazienza e passione, venivano fatti su grandi personalità del passato come Victor Hugo, Oscar Wilde, ma anche su, Goethe, Mussolini, Chopin, Baudelaire, fino a scoprire che la sua posizione del Sole, l'ascendente, il Medio Cielo, la posizione di Mercurio, Marte e Urano erano le stesse del grande drammaturgo inglese William Shakespeare. Transiti e progressioni in "Fernando Pessoa l'astrologo" (Cavallo Di Ferro, pag. 176 euro 14,50) di Cardoso Paulo. Ver.Med.