I cattivi pensieri dell'Angelo azzurro
Le regole di vita di Marlene Dietrich tra filosofia e umorismo Un condensato di amore, trasgressione, puntualità e cucina
L'uomonon li ha. Il suo sistema emotivo non è un labirinto così esteso come il tuo. È più semplice, più lineare di te. E non è una sua conquista: lui è fatto così»: parola di Marlene Dietrich, simbolo stesso del divismo, dell'eccentricità e del capriccio, ma anche donna semplice, di buon senso e con una filosofia di rara raffinatezza. È tornato il libreria «Dizionario di buone maniere e cattivi pensieri», scritto dalla Dietrich all'inizio degli anni Sessanta, rieditato più e più volte e ora riproposto da Castelvecchi nella sua ultima edizione, quella del 1984, nella traduzione di Saverio Rondi. Non è un saggio, non è un'autobiografia (anche se racconta tutto, o quasi, della celebre diva scomparsa nel 1992), ma un vero dizionario diviso in ordine alfabetico con tutte quelle voci che lei, l'Angelo azzurro, ha deciso che valeva la pena di citare. Si parte, ovviamente, dalla «a». «Abiti Maschili Per i completi, nero, blu notte, blu scuro, grigio. Per le camicie, celeste, rosa, bianco. Per le cravatte, nero blu scuro. Scarpe nere. Solo gli inglesi possono indossare abiti marroni di stoffa ruvida, portare scarpe marroni con la suola alta ed essere eleganti. Ma tu non provarci». E ancora: «Abitudine Viene spesso scambiata per amore». Marlene è immediata, divertentissima: le sue definizioni vanno dal semplice umorismo, di matrice squisitamente tedesca, a profonde riflessioni sul senso della vita. Molti, in questo libello che tanto amava, gli ampi spazi dedicati alla cucina. Di certo non le mancava la servitù e nemmeno una cuoca, ma intorno ai fornelli ci sapeva sicuramente fare. Da buona massaia teutonica dichiara di adorare gli Avanzi e spiega come ricavarne piatti succulenti. Sapeva fare un ottimo bollito (che ha il pregio, scrive, di non essere un piatto complicato) e montare un gustoso zabaione. «Acacia Un bell'albero ombroso. Un profumo che piacerebbe poter conservare in una bottiglia; ma tutti i tentativi sono stati vani». Tedesca sì, ma legatissima agli Stati Uniti che le avevano aperto le braccia. «Acqua ghiacciata Curiosa bevanda americana». E ancora: «Alimenti Quando l'amore è finito, colmano il vuoto». «Amore Fisico Ogni società che permette esistano condizioni in cui un adolescente comincia ad associare l'amore fisico all'idea di colpa produce una generazione di adulti malsani». «Broncio Io lo detesto, ma gli uomini non vi resistono; perciò, tieni il broncio». «Cavaliere Una specie in via di estinzione. C'è una differenza tra cavaliere e gentiluomo: un cavaliere non può dimenticare le buone maniere; un gentiluomo sì». È incredibile quanto questo libro scritto da una donna nata nel primo anno del secolo scorso sia bello e godibile: attuale come fosse stato scritto oggi. «Gomma da masticare Il succhiotto degli adulti». Tantissimi, naturalmente, i riferimenti al mondo dello spettacolo. «Truccatore I rapporti tra truccatore e attore cinematografico sono quelli di due complici in un delitto. Si tengono per mano, e accorrono l'uno in soccorso dell'altro a ogni costo. Il truccatore è anche il confidente dell'attore. È il solo che sa il numero giusto, quando deve svegliare un attore che continua a dormire: il che significa che sa quale numero non chiamare». E nel dizionario, naturalmente, c'è anche lei. «Dietrich In tedesco significa grimaldello. Non è una chiave magica ma un oggetto reale; per fabbricarlo occorre grande abilità».