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Jamie Oliver, il guru della cucina parla inglese

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Iltrucco c'è e si vede. Perché Jamie Oliver non cucina solo stufati, bolliti e zuppe ma deliziosi piatti della cucina italiana. Alle sorprese non c'è mai fine. Trovare un bravo cuoco tra i sudditi di Sua Maestà è già una notizia ma, in questo caso, il Nostro è anche conduttore tv e scrittore di libri di successo in tutto il Regno Unito. Il suo segreto? Non è solo quello di dettare ai suoi lettori i trucchi per una cena coi fiocchi ma anche quello di lavorare in tandem con un fotografo per ottenere il meglio dalla sua cucina anche dal punto di vista visuale. E allora via a fotografie e video visibili anche sul sito personale del cuoco, www.jamieoliver.com. È lì che si possono seguire passo, passo tutti i passaggi per preparare un ottimo Muesli o cuocere a puntino una bistecca. Il gioco è fatto. Jamie Oliver ha 37 anni e ha iniziato nel ristorante di Antonio Carluccio dove ha imparato ad ammirare la cucina italiana. È proprietario di una catena di 29 ristoranti, di cui uno a Dubai e uno a Sidney, chiamata «Jamie's Italian». Nel 1999 è stato notato dalla BBC e ha condotto un programma di successo, «The Naked Chef», a cui è seguito un libro di cucina bestseller nel Regno Unito. Lo stesso anno ha cucinato per l'allora primo ministro inglese Tony Blair, al 10 di Downing Street. Nel 2005 è andato in onda «Jamie's Great Italian Escape», un programma in sei puntate sulla cucina italiana trasmesso nel 2011 anche in Italia sul canale «Cielo». L'impegno va oltre la semplice cucina. Jamie Oliver, infatti, è impegnato in prima persona anche nel sociale. Va per istituti scolastici e fa in modo che nelle mense inglesi si eliminino i cibi non sani. Secondo lui il «junk food» equivale a «junk kids» e «junk» in inglese non è certo quello che si può definire un complimento. Ed è grazie a lui se molte scuole inglesi hanno migliorato le loro mense. Talento, fiuto per gli affari e capacità imprenditoriale fanno di Jamie Oliver un vero guru della cucina italiana ma anche un pioniere delle nuove forme di comunicazione della gastronomia. Non basta saper cucinare bene ma è necessario anche saperlo comunicare in modo adeguato e coinvolgente. E se il suo ultimo libro svelerà i segreti su come cucinare in soli quindici minuti (si intitola «Jamie's 15 minute meals») siamo certi che, anche in questo caso, l'occhio avrà avuto la sua parte.

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