La rivincita della commedia italiana
NellaTop Ten c'è anche un film d'autore, «La migliore offerta» di Giuseppe Tornatore, che sebbene sia uscito nelle sale il 1° gennaio, è immediatamente balzato all'ottavo posto della classifica con un incasso, in soli sei giorni di programmazione, di 2,7 milioni di euro. Il record spetta all'ultima pellicola dei Vanzina, «Mai Stati Uniti», in programmazione dal 3 dicembre e già non solo nella classifica dei primi dieci più visti nelle feste, ma addirittura al primo posto tra i film del weekend, con oltre due milioni di euro incassati. «Anche se questo genere di film, come critico, mi ha sempre poco interessato, devo riconoscere - afferma Rondi - che quest'anno i Vanzina hanno rinunciato al solito "cinepanettone", in favore di un film molto più raccolto e intimo. È sempre sul tema del viaggio e della vacanza, ma con situazioni diverse e risultati di qualità che io come critico ho notato e che ha riscosso simpatia e larghi consensi del pubblico. Lo stesso «Colpi di fulmine» è una commedia diversa: se dal punto di vista critico non mi ha convinto molto il primo episodio, il secondo invece è fatto molto bene e lascia ben sperare per questo genere». Sui cinque film italiani nella Top Ten, due («Tutto tutto niente niente» e «Mai Stati Uniti») sono distribuiti da «O1 Distribution». «Il successo di questi film e gli incassi di svariati milioni in pochi giorni sono importantissimi e rappresentano un buon viatico per il cinema italiano», afferma Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema. «È chiaro - spiega Del Brocco - che il successo di un film al cinema in un determinato periodo dipende dalle uscite, ma il buon risultato ottenuto dai film italiani durante le feste è stato importante, anche perché la gente si abitua a vedere cinema italiano. Nel 2012 abbiamo sofferto la crisi, e chi l'ha pagata maggiormente sono stati i film d'autore. È il primo anno che un settore anticiclico come il cinema, che di solito non subisce le crisi economiche, l'abbia sofferta. È la forma di intrattenimento meno costosa, ma la gente ha tagliato anche su questo», afferma l'ad di Rai Cinema, «io personalmente sono ottimista». Secondo Del Brocco serve però intervenire contro la pirateria informatica, «che sta assumendo dei contorni esagerati e arreca gravissimi danni all'industria cinematografica, con pesanti ricadute sull'occupazione. Adesso è necessario che intervenga la politica, come è avvenuto in Francia, e bisogna correre ai ripari subito. È gravissimo che ancora non si sia fatto nulla», conclude.