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Sfida del preserale Paolo Bonolis sorpassa Conti

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Un'altrafascia oraria, quella del preserale, da mesi sta proponendo un confronto sempre più interessante tra «L'Eredità» di Carlo Conti su Rai1 e «Avanti un altro» affidato alla gestione di Paolo Bonolis su Canale 5. La sorpresa è stata la progressiva crescita, in termini d'audience, del programma di Bonolis che non solo è riuscito ad avvicinarsi all'intoccabile e longevo programma di Carlo Conti, ma rischia di metterne in discussione la supremazia nell'orario di messa in onda, dalle 18,45 alle 20. Risultato: Mediaset «allunga» «Avanti un altro» di 42 puntate facendone slittare la conclusione, prevista il 27 gennaio, al 10 marzo. Dati alla mano, fa sapere Cologno Monzese, Bonolis era partito, a settembre, con una media di 2.900.000 telespettatori. In meno di 4 mesi ha guadagnato oltre 5 punti di share e quasi 2 milioni di telespettatori. A dicembre ha raggiunto, infatti, una media di 4.490.000 telespettatori. Un esempio? Domenica scorsa, giorno dell'Epifania, la puntata speciale di «Avanti un altro» con protagonisti i bambini, ha conquistato, nella seconda parte, il 20,54% di share, vicinissimo al 21,41% che Carlo Conti ha consegnato a Rai1 con «L'Eredità». Il giorno prima, la guerra dell'audience decretava Bonolis al 21,49% e Conti al 21,93%. Un testa a testa che impensierisce Rai1 abituata, da anni, al predominio assoluto de «L'Eredità» sulla concorrenza. Che sta accadendo? C'è da dire che «Avanti un altro» è al suo secondo anno di vita televisiva. L'esordio avvenne nel 2011 a settembre, con risultati ritenuti soddisfacenti al punto da essere riproposto l'anno successivo. Ma l'exploit è avvenuto solo recentemente. I motivi sono da ricercarsi nella profonda differenza tra i due game show, accentuatasi maggiormente verso la fine dello scorso anno. Carlo Conti con «L'Eredità» rappresenta il classico, tradizionale modo di far televisione nel quale gli schemi sono predefiniti e gestiti in maniera composta dalla rassicurante familiarità del padrone di casa. Paolo Bonolis in «Avanti un altro» ha portato la sua istrionica personalità, l'imprevedibilità e la continua sorpresa di personaggi bizzarri che finiscono per interagire in maniera spesso surreale con i concorrenti. Alla fine il gioco diventa parte di uno spettacolo più ampio, di una rappresentazione quasi teatrale in cui ha un ruolo determinante il curioso mondo «bonolisiano» che è formato da personaggi strani come l'Alieno, lo Iettatore, il Malato, lo Scienziato pazzo. A un certo punto anche il pubblico più anziano, lo zoccolo duro di Rai1, si è accorto di questo pullulare di varia e surreale umanità nel contesto di un gioco. E ha voluto saperne di più. In questo senso «L'Eredità» e «Avanti un altro» rappresentano due realtà televisive contrapposte ma ugualmente valide. Solo che «Avanti un altro» può basarsi, oltre che sui concorrenti, trasformati a loro volta in personaggi, anche su elementi comici. Ciò significa che L'Eredità, da troppo tempo regina degli ascolti, dovrà prendere atto che forse è necessario un'iniezione di novità nella struttura del format. Non solo. Gerry Scotti, che avrebbe dovuto prendere il testimone da Bonolis il 27 gennaio e tornare in video con il suo game show «The Money drop», è costretto a riposare fino a marzo.

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