Lo definirono «Massacro», ma anche «Messia»
Lamusica di Strawinsky è sconcertante e sgradevole». L'Echo de Paris (30 maggio) «Ecco uno spettacolo di una barbarie puerile. Il Sacre fu ieri male accolto e il pubblico restava impotente a trattenere la sua ilarità». Le Figaro «Gli autori e gli interpreti hanno messo in scena i gesti primitivi, incoscienti, puerili, frenetici di popolazioni primitive che si svegliano al mistero della vita. Il Sacre offre un'impressione di automaticità animale, di riflessi convulsi. Non è stato il Sacre, bensì il Massacre du Printemps». «Gli errori di Nijinsky mi sembrano più numerosi di Strawinsky. La coreografia non gli sopravviverà». Comoedia «La musica per la sua agitazione frenetica, il tourbillon insensato dei suoi ritmi allucinanti, le sue aggregazioni armoniche di un'arditezza aggressiva arriva a darci l'impressione della più tenebrosa barbarie. In verità bisogna vedere nel Sacre l'avvento di una musica nuova à Strawinsky è il Messia che aspettiamo». La France « Dal primo giorno quest'opera fu battezzata come il massacro della primavera. Massacro perché non se ne potè ascoltare che una minima parte. I parigini hanno dato una prova manifesta della loro stupidità e del loro spirito reazionario. Massacro anche perché è sembrato mostruoso celebrare la primavera attraverso convulsioni epilettiche e una musica discordante» Revue française de musique. Lor. Toz.