Napolitano: «Luminosa figura della scienza e punto di riferimento per tutte le donne»
Tantii messaggi di cordoglio, molti dei quali affidati a Twitter e a Facebook. Come nel caso del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini che ha scritto: «Ci inchiniamo alla memoria di Montalcini, grande donna che ha onorato la ricerca, le istituzioni e prima di tutto la Repubblica italiana». «L'Italia perde un grande scienziato e una grande donna. La sua figura e il suo insegnamento rimarranno motivo d'orgoglio per il nostro Paese», ha dichiarato il presidente del Senato Renato Schifani.Mentre Silvio Berlusconi si è unito «a tutti gli italiani che in questo momento rendono il doveroso omaggio a Rita Levi Montalcini. Una scienziata di grande valore, una donna che ha onorato l'Italia». «Si è spenta, con Rita Levi Montalcini, una luminosa figura della storia della scienza. Il riconoscimento internazionale che ha premiato un'intera vita dedicata alla ricerca, ha costituito alto titolo di orgoglio per l'Italia, che garantirà l'ulteriore sviluppo della Fondazione scientifica da lei creata e fino all'ultimo curata con passione», scrive in una nota il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Presidente del Consiglio Mario Monti, appresa la notizia della scomparsa della neurologa e senatrice a vita, ha espresso profondo dolore: «Voglio ricordare» - ha detto il presidente - «la ricercatrice che con il Premio Nobel del 1986 ha dato lustro al nostro Paese e alla ricerca scientifica. Ma soprattutto voglio ricordare l'esempio di una donna carismatica e tenace, che ha dato battaglia per tutta la vita per difendere i valori in cui credeva». Monti ha poi ricordato le parole celebri della scienziata: «L'umanità è fatta di uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessi». Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha ricordato che la sua scomparsa «è un gravissimo lutto non solo per la città di Roma, ma per tutta l'umanità». Per Rosy Bindi, Montalcini «lascia un segno inconfondibile in tutto il mondo del genio femminile non solo nel campo della medicina, dove aveva conquistato il Premio Nobel e prestigiosi riconoscimenti internazionali. La ricorderemo anche per la sua autentica passione civile, l'amore per la democrazia e le tante battaglie per la promozione della dignità della donna, i diritti umani, la giustizia, la pace». Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha lodato l'esempio di una donna «che non si piega alle leggi razziali, di chi si batte per il progresso umano e sostiene con intelligenza le grandi potenzialità che possono arrivare dal talento delle donne». «Un'esistenza dedicata interamente alla ricerca e all'impegno sociale con lucidità di pensiero ed entusiasmo. La valorizzazione dei giovani e delle donne era il suo obiettivo, insieme alla promozione di talenti e delle idee più promettenti - ha dichiarato il senatore del Pd Ignazio Marino - Proprio nel suo istituto nacque l'idea di destinare una quota delle risorse pubbliche per la ricerca a scienziati con meno di 40 anni». Particolarmente commovente il ricordo della nipote del Premio Nobel, Piera Levi Montalcini: «La sua più grande lezione? La tenacia. Ha insegnato ai giovani a non mollare mai, impegnando tutto nella ricerca come nella vita - ha detto. è una grande luce che si è spenta: una luce di ricerca e di umanità. Per una grande perdita: occorrerà prendere per mano questa eredità che ci lascia e non lasciarla morire». La camera ardente per Rita Levi Montalcini scomparsa a 103 anni nella sua casa di Roma, sarà allestita oggi al Senato dalle 13.30 alle 21. Parteciperanno il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del Senato Renato Schifani. I funerali si svolgeranno invece il 2 gennaio a Torino in forma privata.