Ecco la «teleausterity»: niente regali, siamo la Rai
Anchein Rai. Ed è per questo che il direttore generale ha vietato ai dipendenti dell'azienda di inviare strenne natalizie costose ma anche riceverne perché potrebbero indurre chi le invia ad aspettarsi in cambio trattamenti di favore. È in sostanza questo il messaggio «natalizio» che Luigi Gubitosi ha inviato via mail. E le indicazioni sono dettagliate e stabiliscono anche il tetto massimo oltre il quale il regalo diventerebbe sospetto. «Si intendono - precisa Gubitosi - non eccedenti le normali pratiche commerciali o di cortesia, i piccoli omaggi o l'oggettistica promozionale di valore non superiore ad euro 150 (da stimare in maniera prudenziale)». E se il regalo arriva lo stesso? «Chi riceva omaggi al di fuori delle condizioni sopra indicate - rispondono i vertici Rai - dovrà comunicare la propria scelta mediante idoneo messaggio indirizzato alla casella segretariatosociale rai.it tra le seguenti opzioni: devoluzione del relativo controvalore, detratto l'importo di 150 euro a favore del segretariato sociale; consegna dell'omaggio medesimo all'azienda». In questi giorni, però, in Rai si parla tanto anche del destino di Sanremo e del suo slittamento. «Ci siamo dati come deadline venerdì - spiega Giancarlo Leone - oltre non si può andare perché dobbiamo fermare gli ospiti». Il festival doveva tenersi dal 12 al 16 febbraio ma è praticamente certo si sposterà per non intralciare l'informazione pre-elettorale, sia che le elezioni si tengano il 17 e 18 febbraio sia che si tengano il 24 e il 25 febbraio. I primi rumor parlano delle cinque serate che vanno dal 26 febbraio al 2 marzo. Carlo Antini