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Addio Febo Conti, il re del telequiz per bambini

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Così,con serietà e allegria, per un decennio Febo Conti è stato l'uomo-simbolo del telequiz per i ragazzi e i bambini. Febo Conti, volto storico dell'epoca eroica della Rai in bianco e nero, è morto l'altra mattina all'ospedale di Desenzano, in provincia di Brescia. Avrebbe compiuto 86 anni il prossimo Natale. Era nato proprio il 25 dicembre, del 1926, a Bresso, nel Milanese. Conti, durante la seconda Guerra Mondiale, fu la voce dei partigiani da Radio Italia del Nord, lavorò poi alla Radio della Svizzera italiana e, nel '48, arrivò alla Compagnia del Teatro Comico di Radio Milano, realizzando numerosi spettacoli per quello che, allora, era il mezzo d'informazione più diffuso. Mentre lavorava in radio, faceva anche teatro e da talent scout scoprì un imitatore destinato a grande successo: Alighiero Noschese, e un giovane: Dario Fo. Entrato alla Rai nel '54, Conti ottenne grande popolarità nei primi anni Sessanta con la conduzione del popolare quiz televisivo per ragazzi «Chissà chi lo sa?», in onda il sabato pomeriggio dal settembre 1961, per oltre un decennio, fino al '72. In quei sabato pomeriggio alla trasmissione per ragazzi intervistò ospiti eccezionali: Salvatore Quasimodo, Giorgio Strehler, Indro Montanelli, Mina, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Lucio Battisti, Ugo Tognazzi. Era anche l'interprete italiano delle comiche mute, che oggi chiameremmo vintage. Conti è stato un grande imitatore di Larry Semon (in Italia ribattezzato «Ridolini») e propose il personaggio, rivisto e corretto, dal 1958 al 1961 per gli spot pubblicitari dell'epoca, quelli del mitico «Carosello». Le ultime apparizioni in tv negli anni Novanta con Paolo Limiti in «Ci vediamo in tivù». A. A.

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