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Galla Placidia, l'imperatrice romana che sottomise i Visigoti

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L'avvincentetestimonianza di fede dell'imperatrice bizantina Galla Placidia, «una donna che ha fatto scelte coraggiose, ha saputo sfidare il sistema, dimostrando grande coraggio e amalgamando il decisionismo tipicamente maschile con l'astuzia e la sensibilità femminile», riproposta con struggente passione dall'attrice Isabel Russinova, apre stasera la rassegna La Fede a teatro con la quale l'Auditorium Conciliazione di Roma risponde all'appello di Benedetto XVI che ha chiamato il mondo dell'arte a mobilitarsi in occasione dell'Anno della Fede. L'imperatrice romana, figlia dell'imperatore Teodosio I (che regnò dal 378 al 395) e della sua seconda moglie Galla regnò per dodici anni sull'Impero romano d'Occidente: Galla Placidia dovette gestire il confronto tra tre potenti ed influenti generali, Costanzo Felice, Bonifacio ed Ezio e, dopo che quest'ultimo vinse, Galla ne ostacolò le mire di influenza su Valentiniano. I suoi ultimi anni furono caratterizzati dalla gestione della turbolenta figlia Onoria e dal coinvolgimento nelle vicende religiose: fu una fervente cristiana ortodossa, intransigente verso le ultime espressioni del Paganesimo. L'imperatrice bizantina governò i barbari, da guerriera e grande mecenate, ma soprattutto da donna di fede, vissuta in un'epoca difficile e controversa. A Ravenna il mausoleo a lei dedicato, patrimonio mondiale dell'umanità, è un autentico catechismo sulle «Cose ultime» e l'«Aldilà». L'iniziativa, che ha il patrocinio dell'Assessorato ai Servizi sociali della Provincia di Roma , è stata illustrata da Valerio Toniolo, ad dell'Auditorium Conciliazione. «L'idea - ha spiegato Toniolo - è che la rassegna possa essere il punto di partenza per l'avvio di un'attività stabile di produzione culturale specifica che affianchi quella quotidiana e commerciale. In questo periodo di laicismo spinto è quanto mai necessario un impegno in campo culturale». «Con il suo coniugare fede e cultura, dimensione sociale e culturale, la rassegna sposa bene anche l'idea del Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana», ha osservato da parte sua Claudio Cecchini, assessore ai Servizi sociali della Provincia di Roma, auspicando che «questo sia l'inizio di un progetto più organico che abbia la possibilità di diventare itinerante così da migrare sul territorio». Din. Dis.

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