Ligabue e la Carrà infiammano Bologna
Manonella mano gli artisti emiliani si sono rimboccati le maniche e hanno cantato per la loro terra. Ieri lo stadio Dall'Ara era gremito: quarantamila persone per non arrendersi, per darsi coraggio. Per ricostruire l'Emilia Romagna distrutta dal terremoto del 20 maggio. Il carattere degli emiliani è emerso subito. Quando Zucchero ha rotto il ghiaccio cantando la prima delle due canzoni che spettavano a ogni artista. Poi è stata la volta di uno dei padroni di casa, Francesco Guccini che ha aperto la strada alla Caselli. Ma la prima emozione forte l'ha regalata (e c'era da aspettarselo) Ligabue da Correggio. «Gli emiliani hanno dimostrato dignità e laboriosità - ha detto il cantante - ma tutto questo non si deve trasformare in un alibi per le istituzioni. Vogliamo sentirci dire che il meglio deve ancora venire». Tra gli organizzatori dell'evento anche Beppe Carletti dei Nomadi. Mattatrice sul palco Raffaella Carrà che ha cercato di incoraggiare le popolazioni che, dopo il terremoto, vivono ancora nelle tende. E dalla Raffaella nazionale anche un appello alle istituzioni, affinché possano «sciogliere i vincoli burocratici» che ancora complicano le cose nella ricostruzione. Il concerto di Bologna non poteva non coinvolgere Laura Pausini, la voce emiliana più amata all'estero. «Credo fortemente che in una situazione di emergenza come questa ognuno debba impegnarsi - ha detto la Pausini - Io faccio la cantante e trovo giusto mettermi a disposizione per raccogliere fondi e per non far sentire dimenticati i più sfortunati». «Personalmente - ha proseguito la Pausini - è un onore, oltre che un diritto e un dovere prima di tutto come donna, come artista, come italiana e quindi come emiliano romagnola mettermi al servizio di questa causa attraverso la musica. Non potevo non esserci, ero all'estero per realizzare il mio dvd live, sono infatti rientrata da Los Angeles sabato mattina. Non ho avuto dubbi, dovevo essere qui con i miei colleghi per la mia terra. Con il mio duetto speciale ho voluto ricordare e omaggiare un altro emiliano doc, un grande spirito di questa terra che sarebbe stato in prima linea per aiutare i nostri conterranei». Le ha risposto Nek, anche lui sotto i riflettori del Dall'Ara. «È un momento di grande solidarietà in cui ci sentiamo tutti uguali sullo stesso livello. Sul palco sono saliti solo cantanti emiliani e romagnoli, tutti uguali e hanno cantato per le persone bisognose. Questo evento ha voluto raccogliere i fondi per i terremotati, ma soprattutto portare un po' di serenità nelle tendopoli». Lo stesso Beppe Carletti ha assicurato che, quando ha telefonato agli artisti per coinvolgerli nel progetto, ha ricevuto solo dimostrazioni di disponibilità. Ieri sera sul palco sono saliti i tanti figli dell'Emilia Romagna: tra gli altri Paolo Belli, Samuele Bersani, Luca Carboni, Caterina Caselli, Cesare Cremonini, il flautista reggiano Andrea Griminelli, Gianni Morandi, Luciano Ligabue, Andrea Mignardi, Alessandro Bergonzoni, Modena City Ramblers con Cisco, Nek, Nomadi, Laura Pausini, Stadio. Hanno partecipato tutti a titolo gratuito. Per far rialzare il prima possibile una terra ferita come l'Emilia Romagna.