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Fan in rivolta contro la vendita della tomba di Elvis

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Chisarebbe interessato all'acquisto di una cripta di seconda mano? Probabilmente nessuno, a meno che il primo occupante del loculo non sia stato Elvis Presley. Però chi sperava di poter trascorre il riposo eterno nello stesso luogo dove dopo la sua morte ha riposato per alcuni mesi Elvis Presley, è rimasto irrimediabilmente deluso: all'ultimo momento, la casa d'aste Darren Julien di Beverly Hills ha deciso di ritirare dalla vendita la cripta nel mausoleo del cimitero di Forest Hill, a Memphis, dove il re del rock n'roll è stato sepolto dopo la sua morte nel 1977. La vendita della cripta, che vide il pellegrinaggio di migliaia di persone, era fissata proprio per oggi. Il prezzo di partenza era stato fissato a 100 mila dollari, la cripta era inserita in un lotto che includeva anche un'iscrizione commemorativa. Elvis e la madre, Gladys, hanno riposato in quella cripta per circa due mesi, fino a quando il padre del cantante non ha ottenuto l'autorizzazione da parte delle autorità per seppellire i corpi nella loro casa di Graceland, in Tennessee. L'annuncio della vendita aveva suscitato la preoccupazione di molti fan di Elvis in tutto il mondo, e la casa d'aste ha infine fatto sapere che la cripta non sarà messa all'asta «fino a quando il cimitero di Forest Hills non avrà trovato un piano che soddisfi al meglio gli interessi dei fan e rispetti e preservi la memoria di Elvis». Insomma quella non è una tomba come tutte le altre, qui ha riposato (anche se per poco) un simbolo dell'America. Per i fan non può diventare la «proprietà privata» del migliore offerente, ma è necessario varare un piano che preservi e rispetti la memoria del re del rock. La vendita di altri cimeli di personalità dello spettacolo da parte della Darren Julien andrà comunque avanti, con il titolo «Music Icons», in cui saranno battuti oggetti come un abito indossato da Amy Winehouse nel video di «Rehab» e un pacchetto di sigarette autografato dai Beatles. Quelli si possono anche vendere.

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