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Protesta dei lavoratori di Cinecittà: «Salviamola dal cemento»

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Èla protesta dei lavoratori e delle lavoratrici di Cinecittà. «Abete non ha abbandonato l'idea della speculazione edilizia a Cinecittà - dicono i lavoratori in presidio - Per realizzare il progetto-cemento Abete deve liberare Cinecittà dai lavoratori». Per Manuela Calandrini, Rsu Uil Cinecittà Studios, «si tratta di una speculazione edilizia vera e propria. Abete aveva preso questa società nel 1997 per rilanciare il cinema. Se questo e il rilancio del cinema.... Vogliamo bloccare questo progetto della costruzione di un albergo all'interno di Cinecittà con l'idea che sia il modo di rilanciare e attirare le produzioni internazionali». Oltre a questo progetto, secondo i lavoratori, ce ne sarebbe un altro, «una seconda parte». «Il progetto prevede - spiegano i manifestanti - tutta la post-produzione, 90 dipendenti, affittati a Deluxe; 50 unità trasferite sulla Pontina; 6 lavoratori ceduti a Panalight; 45 in attesa di giudizio nel sito storico e 20 dipendenti licenziati. Non dimentichiamoci - aggiungono - che quel sito è di proprieta dello Stato». Intanto è record assoluto per la produzione di film italiani nel 2011. Con la realizzazione di ben 155 film, nello scorso anno. È la migliore performance della storia più recente del cinema nostrano, seconda soltanto ai successi del 1960. È quanto annunciato dal Rapporto 2011. Il Mercato e l'Industria del Cinema in Italia curato dall'Area Studi della Fondazione Ente dello Spettacolo che sarà presentato oggi, all'Università Luiss di Roma.

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