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di Antonio Angeli La Cina avanza a passi da gigante nel mondo dell'economia, ma non solo.

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Cosìil supereroe cinese sarà fratello dell'Uomo Ragno, dei Fantastici quattro, di Hulk... Sì perché se è certamente una notizia che il padre di tutti i supereroi «svolti» verso l'Oriente è ancor più una notizia che un Paese così vasto e diverso senta il bisogno di qualcosa di così popolare e, in fondo, americano. È un po' come se la Cina stesse cercando il «suo» Capitan America. Un personaggio, magari semplice e «leggero», ma nel quale sia possibile identificarsi per un miliardo e trecento milioni di persone. Si chiamerà «Il Distruttore» (nome non proprio inedito, lo è di più l'originale: «Annihilator»), questo primo supereroe cinese che nascerà dalla penna di Stan Lee, ormai ottantanovenne (ma frizzantissimo) che tra i suoi «figlioletti» annovera anche gli X-Men, Iron Man, i Vendicatori... L'annuncio, ufficiale, è stato dato in una conferenza stampa durante lo Shanghai International Film Festival che si sta svolgendo in questi giorni nella capitale economica cinese. Il Distruttore racconterà la storia della battaglia di un supereroe cinese per salvare il mondo. Novità, in questa trama, non sembra se ne possano scorgere, ma, in fondo, è la «classica» di tutte le avventure di tutti i supereroi. Da una parte i cattivi, dall'altra i buoni. E via così. Il film dovrebbe arrivare sul grande schermo nel 2014, sarà in 3d e i personaggi parleranno in inglese. Anche in Cina. Nel progetto è coinvolto lo scrittore di Hollywood Dan Gilroy, autore di «Real Steel - Cuori d'acciaio» e di «The Bourne Legacy», il quarto episodio della saga dell'agente segreto Jason Bourne che uscirà a settembre. Stan Lee, per questioni di salute, non era fisicamente presente alla conferenza, ma ha inviato un messaggio video. «Amo la Cina e la sua cultura - ha detto Lee nel video - Cercavo da tempo una possibilità per collaborare con produttori e registi cinesi e diffondere la cultura di questo Paese nel mondo. Credo che un supereroe cinese sarà il migliore e il più popolare supereroe amato da tutti nel mondo». Certamente, calcolando la popolazione cinese, sarà quello che avrà la «platea» potenziale più ampia. Le possibilità di diffusione in questo Paese, da un punto di vista di film e telefilm «leggeri» sono enormi, anche perché si tratta di un territorio in pratica vergine. Stanley Martin Lieber, in arte Stan Lee, soprannominato The Smiler, Il Sorridente, ha sempre utilizzato i valori nazionali nel cocktail di caratteristiche psicologiche di tutti i suoi personaggi. Di origine rumena, ma nato e saldamente radicato a New York, Lee ha sempre sentito profondamente il fattore etnico e nazionalistico, sapendolo ben sfruttare per le sue storie. Classe 1922, dopo aver partecipato alla Seconda Guerra mondiale e aver lavorato per numerose case editrici, «resuscitò» il concetto ormai stracotto del supereroe nel fumetto rappresentato, ai tempi, solo da Batman e Superman. Mise in campo la sua squadra: dai Fantastici Quattro all'Uomo Ragno, dandogli caratteri psicologici marcati e di grande simpatia. Autore di migliaia di sceneggiature, con numerosi disegnatori, tra i tanti personaggi volle riscoprire quel Capitan America nato nel '41, che aveva rappresentato lo spirito di libertà e di combattività degli Stati Uniti e che, dopo la fine della guerra, sembrava aver esaurito la sua carica. Ma Lee seppe trovare una nuova anima per il cartoon che rappresentava gli Stati Uniti. Come saprà dare carattere e vita «reali» anche al supereroe del Paese più grande del mondo.

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