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Sesti cambia pelle: «Al Festival di Roma scelgo documentari. D'accordo con Müller»

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Eppure,più rumors sussurrano che invece la sezione «Extra» (almeno così come era stata concepita negli anni passati), diretta da Mario Sesti da tempo, non ci sarà più. Intanto, il neo direttore del Taormina Film Fest non si sbottona più di tanto ma assicura che al Festival di Roma lui ci sarà: «Sto già lavorando alla selezione dei film, sono andato in giro per mercati internazionali, compreso Cannes, ovviamente - ha sottolineato Sesti , dipendente dell'Auditorium con contratto giornalistico, che aveva già chiesto l'autorizzazione al Cda della Fondazione Cinema Roma per una sorta di "vacanza premio" da direttore di Taormina - Ma nella prossima edizione romana mi occuperò solo di documentari, genere cinematografico che ho seguito e apprezzato da sempre anche nei passati festival capitolini. Ne ho già visti diversi bellissimi e posso anticipare che molti di questi documentari scelti saranno firmati da registi italiani. Invece, al Festival di Taormina (23-28 giugno) ho puntato sulla commedia con un pizzico di horror.Occorre tornare al cinema come spettacolo primordiale: fatto di risate. e di paura. Non esiste un festival serio sulla commedia. Eppure, è l'unico genere che compatta grandissimi numeri ma anche quello che viene vissuto con grande imbarazzo ai festival. La commedia è invece un genere sufficientemente colto per parlare di cose serie». Via allora agli ospiti della commedia, soprattutto romani, che popoleranno la settimana di Taormina: da Sergio Castellitto & family a Carlo Verdone, Fausto Brizzi, Marco Risi. E ancora Michele Placido, Massimilano Bruno e Pupi Avati, mentre madrina della kermesse sarà Sophia Loren. Per l'horror scenderanno in campo un remake europeo di un classico del genere (The Thing), una piccola scoperta (The Ghostmarker), horror vecchio stile che strizza un occhio alla Hammer, mentre sul fronte pop ci sarà la Pixar, l'omaggio a Lucio Dalla e ad Angelopoulos. Dina D'Isa

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