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L'Italia più nobile in cerca di turisti (e di aiuti europei)

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Eppureè una delle mete più affascinanti del Lazio, geniale esempio del manierismo tardorinascimentale di Pirro Ligorio. A pochi chilometri, il merlato Castello di Vignanello, dei principi Ruspoli, sfodera uno splendido giardino all'italiana. E poi, per rimanere nel Viterbese, le torri di Vasanello, la dimora Farnese a Ischia di Castro, palazzo Del Drago a Bolsena. Meraviglie che i proprietari fanno fatica a mantenere. Pur tutelate e vincolate, sono a loro carico e i proventi dei biglietti d'ingresso - e non sempre i padroni di tanto gloriose e costose dimore hanno la possibilità di trarne qualche ricavo - non bastano alla mole dei restauri e della manuntenzione del verde. Ma questa Italia fuori dai grandi circuiti turistici eppure cuore della nostra cultura e delle nostre tradizioni da alcuni anni fa sentire la sua voce riunendosi in associazioni. Come l'Adsi, nata nel 1977 e che da due anni accende i riflettori aprendo al pubblico per un week end le dimore storiche. L'appuntamento - meglio chiamarla festa, perché come Cenerentole i turisti entrano a palazzo - è domani e dopodomani. Si spalancheranno gratuitamente cortili, ville, giardini dal Friuli alla Sicilia. Ma insieme alla festa, l'esplorazione di opportunità per reperire fondi da quella Europa che invia a frotte i suoi cittadini nel Bel Paese. Per questo oggi a Viterbo (ore 10, Palazzo dei Priori) ci sarà un incontro tra esperti dell'Ue e le istituzioni promosso appunto dall'Associazione Dimore Storiche Italiane per valutare nuove strade di intervento e valorizzazione del territorio e per informare sulle regole e possibilità di finanziamento offerte dall'Unione Europea. L'idea insomma è quella di riunire esperti in grado di tradurre in "istruzioni per l'uso" le complicate procedure necessarie alla presentazione di progetti per i quali si richiedono finanziamenti. «Siamo consapevoli del grande valore che gli immobili storici rappresentano per la cultura e per il turismo del territorio - anticipa Francesco Sforza Cesarini, Presidente della Sezione Lazio dell'Adsi - Per questo motivo vogliamo offrire concrete indicazioni per elaborare piani e, seguendo le corrette procedure, inoltrarli agli organi europei competenti». Conoscere i criteri procedurali e gli ambiti di applicazione è di fondamentale importanza perché l'erogazione del sostegno dell'Ue si concretizza in forme estremamente diversificate: dal contributo diretto alla partecipazione ai costi del progetto, ai fondi di garanzia, alle iniziative di supporto collaterale. Dopo la riflessione, appunto la festa di domani. Con l'invito a palazzo per tutti.

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