Myrta Merlino fa la giornalista economica nel modo migliore, in questi tempi di ansia per i nostri soldi.
Ilsuo programma su La7, «L'aria che tira», è stato il vaso di Pandora delle angosce italiane. Adesso è diventato un libro nel quale i temi sono maieuticamente tirati fuori dalle angosce e dalla speranze dei cittadini. Anche in queste pagine trovano spesso spazio confessioni, lettere, memorie. E dai drammi si enuclea il problema e si spiega che cosa legislativamente o finanziariamente c'è dietro. Un libro fatto di storie che funzionano come paradigma della nostra realtà. La vicenda di Eugenio, per esempio. Un ex falegname che eredita la bottega del padre, vuol fare il condono tombale, si rivolge al commercialista, paga e poi è perseguitato per 12 anni dal fisco che gli chiede 75 mila euro, sostenendo che nei conteggi dell'esperto c'è un errore. Un incubo quotidiano, un nemico tirannico, l'espiazione di un errore mai compiuto eppure incombente, come nel Processo di Kafka. Quando la verità viene a galla, il falegname ha mollato tutto, è uno svuotato ex. Myrta Merlino non solo raccon- ta. Spiega. Ogni capitolo ha riquadri, tabelle, etimologie. Per esempio, la cartella esattoriale quantifica come lievitano le cifre. Oppure una finestra dice quale differenza c'è tra evasione ed elusione. E non è che la gior- nalista parta lancia in resta solo contro Equitalia o l'Agenzia delle Entrate. Invece rispolvera le vi- cende di evasori eccellenti con- dannati dal Fisco: da Rosanna Lambertucci a Katia Ricciarelli ad Alberto Tomba e a Maradona, per il quale proprio ieri è arrivata la sentenza che lo condanna a versare 34 milioni a Befera. Altri sono in contenzioso, come Va- lentino Rossi, Dolce e Gabbana, Tiziano Ferro. I crucci di tutte le mattine si traducono in altret- tanti capitoli: il lavoro tolto e quello mai dato, le pensioni tra privilegi ed ingiustizie, la spesa a peso d'oro tra rincari di assicura- zioni, carburante. E tutti si con- cludono con il «come andrà a finire». Per esempio, sul tema liberalizzazioni - nel quale il governo è stato r rinunciatario - Merlino ipotizza che «porteran- no i consumatori ad arrangiarsi come possono e gli imprenditori più creativi a organizzarsi, a fare rete e a spingere un cambiamen- to dal basso».Lidia Lombardi