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Mondovisione per «Norma» di Bellini

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Ilcapolavoro di Vincenzo Bellini segna il ritorno di Castiglione nella classica cavea taorminese, dove negli ultimi cinque anni è stato senz'altro straordinario il successo dei allestimenti operistici da lui firmati insieme alla costumista Sonia Cammarata, con la quale forma ormai una rinomata coppia teatrale. Produzioni kolossal come Medea, Tosca, Turandot, Aida, Nabucco, trasmesse dalla Rai e dalle principali emittenti mondiali con la regia televisiva in alta definizione firmata dallo stesso Enrico Castiglione. Il regista romano, profondamente legato alle proprie origini siciliane, ha scelto ancora il Teatro Antico di Taormina per Norma. Interpreti il soprano Daniela Dessì e il tenore Gregory Kunde, accompagnati dal Coro e dall'Orchestra del Bellini Opera Festival, guidati da un direttore d'orchestra del calibro di Giuliano Carella. Il nuovo allestimento utilizzerà l'intero spazio scenico del Teatro Antico per ricrearvi un'immenso gioco di rocce e pietre druidiche: quella delle Gallie al tempo della conquista romana, dove si consuma la sofferta storia d'amore tra Norma, sacerdotessa dei Druidi, e Pollione, proconsole dell'Impero Romano. Una scenografia molto particolare, una sorta di ancestrale e preistorica Stonehenge, che Castiglione metterà in scena grazie a soluzioni avveniristiche, pure in simbiosi con le rovine del Teatro Antico, messe in risalto proprio in segno della decadenza di Roma di fronte all'estremo sacrificio dei due protagonisti che conclude l'opera.

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