Checco Zalone fa un buco in acqua con «La cacada»
CheccoZalone - recordman di incassi della stagione con il film «Che bella giornata» - ha giocato in anticipo sfornando un ipotetico tormentone dal titolo «La cacada», puntando ancora una volta su un'ironia aggressiva che scivola spesso su turpiloquio: «È una cacada dichiarada/ si te gusta la serata/ ma te manca la moneta/ non sentirte disperata». È incredibile notare come i canoni del tormentone estivo non siano cambiati nel corso dei decenni: da «Cuando calienta el sol» dei Los Hermanos Rigual a «Vamos a la Playa» dei Righeira fino alla colombiana «La Colegiala» di Rodolfo y su Tipica. È come se con l'arrivo dell'estate si sentisse il bisogno di far scattare gli elementi più tipici (e scontati) della canzone balneare: l'espressione latina, i riferimenti messicani, il doppio e il triplo senso. Ma Checco Zalone, rifiutato per ora dalle radio, non è l'unico ad aver fallito l'obiettivo. I Moderni, il gruppo sponsorizzato da Elio delle Storie Tese nell'ultima edizione di «X Factor», si è collocato sulla rampa di lancio estiva con «L'estate si balla», un brano accolto molto tiepidamente dai D.J. Elio ha scritto il brano e scelto il nome definitivo del gruppo lanciato dal talent di Sky, ma non è bastato. Segno inequivocabile che ormai da tempo certi talent servono soltanto ai cosiddetti giudici (quasi tutti in forte crisi di creatività) a vampirizzare i propri protetti, se non addirittura a finirci in tribunale come ha fatto Morgan con il bel tenebroso Marco Mengoni. La sensazione è che anche in un momento di crisi discografica come quello che stiamo vivendo, il boccone estivo faccia gola a tutti, anche agli artisti impegnati. È cambiata la percezione del pubblico, che rifiuta i tormentoni industriali, quelli scelti dal marketing o comunque creati a tavolino, magari optando per il ritornello naturale, la locuzione improvvisata, creata da un tic, un modo di dire, non necessariamente frutto di una intuizione fortunata. Il tormentone estivo di maggiore effetto degli ultimi anni rimane «'na bira e 'n calippo», messo in orbita dalle due bagnanti di Ostia, autrici inconsapevoli che qualche buontempone provò subito dopo a lanciare inutilmente come comiche. Checco Zalone e i Moderni si rassegnino. D'estate il pubblico è maggiormente disposto a farsi prendere in giro, magari gonfiando il portafogli a qualche miracolato dell'effimero, ma sempre fino a un certo punto. Insomma, quest'anno saranno in pochi a recitare la misera solfa di aver creato un tormentone «a loro insaputa».