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CANNES Un'altra giornata che batte bandiera tricolore sotto il cielo ventoso della Croisette, grazie a talenti italiani più o meno celebri.

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«Terra»è invece il saggio di diploma al Centro Sperimentale del giovane Piero Messina passato nella selezione (ambitissima) della Cinefondation del Festival di Cannes. Mentre sono stati ben 12 minuti di applausi al Grand Theatre Lumiere al termine della proiezione del film fuori concorso «Io e te» (da ottobre distribuito in Italia da Medusa) di Bernardo Bertolucci, accolto con una standing ovation. Commosso e felice per il successo del film, dei suoi attori giovani (Iacopo Olmo Antinori e Tea Falco) in lacrime e dell'accoglienza calorosa riservata al suo ritorno al cinema, a nove anni da «The dreamers». «Avrei tanto voluto essere in concorso, ma poi qualche malizioso avrebbe pensato che la Palma d'oro alla carriera dell'anno scorso non mi fosse bastata. Così ho pregato di non inserire il mio titolo in gara». Il premio Oscar per «L'ultimo imperatore» ha poi rivelato «di essere pronto a tornare dietro la macchina da presa: ho finalmente elaborato il lutto della sedia a rotelle». Din. Dis.

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