A Cannes il feroce ed erotico «Dracula 3D» di Argento

Testemozzate, brandelli di carne strappati a morsi e scene degne di un horror ad alto tasso di paura. Con questi ingredienti, Dario Argento ha presentato ieri al Festival di Cannes il suo «Dracula 3D» (fuori concorso), che si trasforma prima in un gufo, poi in un lupo e, infine, come un vero demone, in uno sciame di mosche. Il mago del brivido italiano, regista di cult come «Profondo rosso» o «La Sindrome di Stendhal» ha realizzato un «Dracula feroce, non certo quello giovane di Twilight. Ho immaginato un Dracula più rispondente alla visione classica - ha sottolineato il regista, classe 1940 - Ho voluto recuperare quello cattivo, che faceva davvero paura. L'ispirazione la traggo sempre dalle stesse cose, dai miei sogni, dalle mie allucinazioni che poi elaboro nel tempo: è come se ogni volta che faccio un film mettessi mano ad una sgangherata forma di seduta psicanalitica. In più ho sperimentato un particolare tipo di 3D che ha una diversa profondità, più efficace e moderna, anche se il mio stile non cambia e il modello è sempre il romanzo di Bram Stoker». Nel cast ritroviamo, infatti, Mina (Marta Gastini), moglie reincarnata del vampiro, Rutger Hauer e Thomas Kretschmann nei panni di Dracula. Mentre la figlia del maestro, Asia Argento, è Lucy, l'amica di Mina: «Interpreto uno spirito libero e selvaggio, in contatto con la natura, proprio come sono nella vita. Una che inizialmente sembra innocente, ma non lo è affatto: anzi, sarò proprio io a risvegliare la sessualità di Dracula», ha svelato la bella diva dell'horror ad alto tasso erotico, con scene di nudo che rievocano lo spirito B-movie degli anni '70. In concorso a Cannes altri due film «trasgressivi»: quello di Cristian Mungiu (già Palma d'oro nel 2007 con «4 mesi, 3 settimane e 2 giorni»), «Al di là delle colline»; e «Lawless» di John Hillcoat, scritto dal musicista Nick Cave. Il primo racconta la passione d'amore tra due ragazze, ma una si è fatta suora e l'altra per seguirla si rinchiuderà nello stesso convento dando però poi segni demoniaci, almeno secondo il severo priore che tenterà sulla ragazza un esorcismo dalle fatali conseguenze. Il secondo racconta, invece, l'epoca del proibizionismo in un film tratto dal romanzo «La contea più fradicia del mondo» di Matt Bondurant. Nel cast Tom Hardy, Shia LaBeouf, Jessica Chastain, Gary Oldman e Mia Wasikowska, che animano l'affresco epico del proibizionismo nella Virginia, vissuto dai fratelli Bondurant, gang di delinquenti che fabbricano e contrabbandano liquori, sfidando la legge a colpi di mitra, coltelli e sangue a fiumi. Dina D'Isa