Mastronardi «Non lascio l'Italia per Hollywood»
Napoletana,ma residente a Roma dall'età di 5 anni, Alessandra Mastronardi ha cominciato a fare l'attrice appena 12enne. Dopo svariate fiction (come «Un prete tra noi», «Il medico in famiglia» o «Don Matteo»), il ruolo che l'ha consacrata alla popolarità è stato quello di Eva Cudicini, ne «I Cesaroni». Poi, il cinema d'autore (come «La bestia nel cuore» di Cristina Comencini») fino al grande salto internazionale con «To Rome with love» di Woody Allen, senza mai tralasciare le grandi fiction. Stasera sarà nelle quarta puntata di «Titanic» su Rai1, mentre sempre su Rai1 il martedì vanno in onda le repliche della miniserie «Atelier Fontana» dove Mastronardi interpreta la stilista Micol. Addio ai Cesaroni «È stato molto triste e ho pianto perché sono molto legata al mio personaggio - ha detto la diva - Sono da anni la compagna di Marco (Matteo Branciamore), il cui padre è interpretato da Claudio Amendola, mentre mia madre la fa Elena Sofia Ricci. Ma lasciare "I Cesaroni" è stata una mia scelta, perché il personaggio si era un po' chiuso su se stesso. Nella prossima serie avrò solo una piccola partecipazione: lei ha una bambina con Marco ma lui l'ha tradita e si sono lasciati. Però ci saranno le ultime sorprese tra loro. Uscire dai "Cesaroni" era un'idea che avevo da tempo, volevo provare a camminare da sola e credo di esserci riuscita». Io e Allen «Poi è arrivato il colpo di fortuna, la ciliegina sulla torta, quando ci sono stati i provini a Roma per "To Rome with love". Sono stata scelta per il provino, dove avevo solo qualche battuta ed il resto era pura improvvisazione. La registrazione del provino è andata in America e lì c'è stata la selezione finale. Allen l'ho visto sul set: è un uomo molto schivo, all'inizio era di una timidezza sconcertante, tanto che non sapevo come approcciarmi con lui. Me l'avevano detto che era un tipo particolare, ma non pensavo così tanto. Poi, si è lasciato andare ed era un vulcano, con le sue battute geniali e la sua proverbiale autoironia. Un giorno, mi fece vedere meccanicamente una scena per spiegarmi cosa dovessi fare o dire e mi disse: "Hai capito? Io l'ho fatta da Dio, ma tu cerca almeno di farla carina". Ero imbarazzata, ma ce l'ho fatta. Mi è dispiaciuto per le critiche negative che ha avuto il film, ma al pubblico è piaciuto e ha suscitato molta curiosità». Stasera in tv con «Titanic - Storia di una leggenda» «In questa fiction internazionale diretta da Ciaran Donnelly e già venduta in 56 Paesi, sono Sofia Silvestri è una ragazza italiana che vive con la famiglia in Irlanda, a Belfast. Orfana di madre, si è presa cura del padre Pietro e della sorella. È una donna forte, coraggiosa e ambiziosa, anche se nel 1912 non era facile essere una donna cattolica e straniera. Lavora come copista presso l'ufficio progettazione della Harland & Wolff, impresa che costruisce il Titanic e lì conosce Mark Muir (Kevin Zegers), giovane ingegnere metallurgico. La loro è una storia d'amore travagliata, Mark è il datore di lavoro di Sofia ed è protestante, o almeno si finge tale. La tragedia del Titanic iniziò già durante la sua costruzione: c'era una grande lotta degli operai che lavoravano al cantiere per i loro diritti e in molti hanno perso la vita sul lavoro». I consigli di Micol Fontana «Le repliche in tv sono la conseguenza dei tagli alle produzioni e della crisi del lavoro anche in questo settore. Ma le repliche consentono di vedere anche bei prodotti, come nel caso di "Atelier Fontana" di Riccardo Milani. E persino "I Cesaroni 1" non andò benissimo, ma venne rilanciato con le repliche estive. Il calo degli ascolti può essere anche un segnale positivo nella mentalità degli italiani che non è più attaccata morbosamente alla tv, ma la vede in modo più selezionato. Ho avuto la fortuna di conoscere Micol Fontana due anni fa e mi ha aiutato ad entrare meglio nel suo personaggio. Ricordo che mi disse: "Insegui i tuoi sogni anche se le persone non sono d'accordo con te. Però impara l'inglese". Aveva ragione. Mi piacerebbe fare qualche esperienza artistica anche a Hollywood, ma tornerei sempre nel mio Paese, sono italiana e non voglio lasciare questo luogo meraviglioso per nulla al mondo».