Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Universal, la fabbrica dei mostri miliardari

default_image

Dallo «Squalo» ai «Blues Brothers» da Spielberg a Scott un secolo di miti

  • a
  • a
  • a

Erail 30 aprile 1912 quando fu presentato l'atto costitutivo della «Universal Film Manufacturing Company» presso lo stato di New York. Certo, all'epoca auto, petrolio ed elettricità erano gli affari più in voga... ma anche lo show business prometteva bene. Nasceva così quella che sarebbe diventata la più grande casa di produzione cinematografica degli Stati Uniti. Nel 1915, poi, Laemmle inaugurò ufficialmente «Universal City», il più grande impianto di produzione cinematografica al mondo. E con un colpo di genio quell'«universo» cinematografico non era ad Hollywood, ma in New Jersey, a Fort Lee, a un passo da New York. Proprio lì Laemmle, prima di trasformare la sua casa di produzione, la «Independent Moving Pictures», nella Universal, iniziò a produrre il primo film, «Hiawatha». All'epoca Hollywood era solo un'idea, mentre Fort Lee era il più grande studio cinematografico al mondo, star (del muto, naturalmente) come Mary Pickford, Lionel Barrymore e Lillian Gish dovevano solo attraversare l'Hudson per andare a lavorare. Fort Lee vide le riprese di «Traffic in Souls», cult sull'immigrazione e tanti altri film. Del gigantesco complesso della Universal, che, in linea d'aria, era vicinissimo a Broadway, oggi resta poco o niente: tutto distrutto dalle ruspe per far posto a mega-parcheggi. Ma il concetto di industria del cinema nacque lì, con tanti mostri: da «Frankenstein» a «Dracula», da «Apollo 13» alla «Mummia» e poi «Et», «Lo squalo», «La stangata», «The Blues Brothers», «Jurassic Park»... una serie infinita di film miliardari. Per festeggiare questi 100 anni, la Universal ha già presentato il suo nuovo logo, che ha fatto la sua prima apparizione nel film «The Lorax», per l'uscita negli Stati Uniti, e sta continuando il restauro di 13 dei suoi più famosi capolavori. In più è stato realizzato uno speciale trailer di 2 minuti e 30. In questi 100 anni lo studio è stato la casa dei migliori film-maker: Alfred Hitchcock, Steven Spielberg, Robert Zemeckis, Martin Scorsese, Ron Howard, Peter Jackson, Spike Lee, John Hughes, i quali hanno realizzato pellicole che hanno saputo toccare il cuore di milioni di persone ed hanno portato nel mondo il fascino della cultura del cinema. «Questo è un momento di orgoglio per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di lavorare nella Universal Pictures - ha dichiarato Ron Meyer, presidente degli Universal Studios - Il nostro centenario permetterà agli amanti dei film di qualche anno fa di recuperare ricordi speciali e sarà l'occasione per coinvolgere per la prima volta il pubblico con la nostra straordinaria library di film. Il nostro obiettivo, cento anni dopo, è quello di conservare, ripristinare e continuare l'eredità iconica di questo studio per le generazioni a venire». Una festa per il cinema, ma anche per la televisione: iniziative speciali su Studio Universal, canale Mediaset Premium sul digitale terrestre, che appartiene al gruppo Nbc Universal. Ora, a maggio, con una programmazione speciale, proporrà i grandi film Universal che hanno fatto la storia del cinema. In onda classici come: «Apollo 13», «Marnie», «Sul lago dorato», «La morte ti fa bella», «I dimenticati». Tra gli appuntamenti da non perdere, in occasione dei 30 anni dall'uscita di «Et - L'extraterrestre», Studio Universal riproporrà la pellicola cult diretta da Steven Spielberg domenica 3 giugno alle 14,30. C'è anche il concorso «Celebrazione del Centenario Universal», che regala un viaggio a Hollywood per 2 persone con visita agli Universal Studios, moltissimi Blu-Ray dei classici Universal e tanti gadget. Per partecipare basta collegarsi fino al 30 giugno al sito www.studiouniversal.it e stilare la propria classifica dei migliori 10 film targati Universal fra una rosa di titoli proposti. A. A.

Dai blog