L'attualità in mostra con il World Press Photo
Eancora la prostituzione, il giro di droga in America Latina, la protesta delle donne ucraine con il petto nudo davanti agli obiettivi contro il turismo sessuale. È l'attualità raccontata attraverso le centomila immagini di 5.247 fotografi - 161 le vincitrici, tra cui quelle di sette fotografi italiani - che hanno partecipato al concorso «World press photo 2012»: un premio che ha 55 anni. Gli scatti sono in mostra al Museo in Trastevere a Roma in piazza S. Egidio, dove rimarranno esposti fino al 20 maggio. La foto vincitrice racconta la storia di Fatima e Zayed, madre e figlio dello Yemen, ripresi - il 15 ottobre 2011 - durante la manifestazione (in quella giornata 12 morti e 30 feriti) nella Capitale Sanaa contro il presidente Alì Abdullah Saleh. Ecco come l'ha raccontata il fotografo (ha lavorato per The New York Times) Samuel Aranda: «Per me la foto mostra l'intensità del legame tra Fatima e Zayed e stimola chi guarda - forse soprattutto le madri - a pensare alle persone e non al niqab» (il velo completo). «Molto si è già detto e scritto dell'immagine vincitrice di Samuel Aranda e della sua somiglianza con la Pietà. Ed effettivamente la foto evoca pietà, mostrando un momento di toccante compassione, la conseguenza umana di un evento enorme», ha chiosato Aidan Sullivand, presidente della giuria 2012. Il secondo premio delle foto singole è stato vinto da Tomasz Lazar. Siamo in America, il 21 ottobre: New York. Una giornata di protesta ad Harlem contro lo stop-and-frisk (ferma e perquisisci). Una ragazza viene accompagnata da due poliziotti. Il terzo da Mohammed al-Law, con un'immagine del 7 settembre: Mubarak viene portato in tribunale in barella. La sezione del reportage è stata vinta da Yasuyoshi Chiba, con scatti riguardanti il terremoto in Giappone con il conseguente tsunami (340 mila persone evacuate) mentre, al secondo posto è arrivato John Moore, al terzo Jan Dago: torna il tema dell'Egitto con le dimostrazioni contro il presidente: uno spaccato di vita la manifestazione (le preghiere serali, e il primo piano di un partecipante). A puntare l'obiettivo sulla tragedia di Fukushima David Guttenfelder, arrivato terzo nella sezione reportage del settore «Notizie generali» e, tra le foto singole, l'immagine di Toshiyuki Tsunenari (una ragazza disperata davanti a un cumolo di macerie), nonché il reportage a firma di Tezuka: un mare di detriti a Natori. Una menzione speciale è andata alla fotografia (riportata, come le altre, nel libro edito da Contrasto) di un combattente che trascina il corpo di Gheddafi a Sirte in Libia: è un fermo-immagine.