di Carlo Antini Papa e Attila.

Amaggio la sua bacchetta incontrerà Roma almeno in altre due occasioni. La prima, in ordine di tempo, l'11 maggio in Sala Nervi in Vaticano, dove Muti dirigerà l'Orchestra del Teatro dell'Opera nel concerto che il presidente Napolitano ha dedicato a Papa Benedetto XVI nell'anniversario del suo Pontificato. Sarà la prima volta che Muti si esibirà di fronte a Ratzinger ma è la terza volta che suonerà per un Papa nella sua carriera. Il programma del concerto è di tutto rispetto e ha il suo filo rosso nella sacralità che coinvolge compositori quali Antonio Vivaldi e Giuseppe Verdi. Del primo verrà eseguito il «Magnificat», del secondo il «Te Deum» e lo «Stabat Mater». Gli impegni del Maestro proseguiranno anche a fine maggio. Il 25 il Teatro dell'Opera lo accoglierà nuovamente sul podio della sua orchestra a tempo dell'«Attila» di Giuseppe Verdi. Il melodramma su libretto di Temistocle Solera sarà in scena fino al 5 giugno con la regia di Pier Luigi Pizzi. I cantanti in scena saranno Ildar Abdrazakov (Attila), Nicola Alaimo (Ezio), Tatiana Serjan (Odabella), Jean-François Borras (Foresto), Antonello Ceron (Uldino) e Luca Dall'Amico (Leone). Si tratta di un nuovo allestimento mai messo in scena prima d'ora al Costanzi. Il calendario non si ferma e il direttore d'orchestra ha già preso impegni per l'inizio della prossima stagione dell'Opera. Nei primi giorni di dicembre dirigerà il verdiano «Simon Boccanegra» che inaugurerà l'anno verdiano 2013, nel bicentenario della nascita del musicista emiliano. I recenti rapporti di Muti con Roma sono stati segnati da altri debutti importanti come quello del «Nabucco», andato in scena a marzo 2011 e segnato dalle proteste contro i tagli alla cultura. Ieri sera, intanto, si è aperto sulle note della Suite sinfonica da «Il Gattopardo» di Nino Rota il concerto al Teatro dell'Opera che ha inaugurato la tournée italiana della Chicago Symphony Orchestra guidata da Riccardo Muti, accolto da un lungo applauso. Un vero e proprio «parterre de roi» si è dato appuntamento nella sala del Costanzi, dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, accolto all'ingresso del teatro dal sindaco e presidente della Fondazione lirica, Gianni Alemanno, dalla moglie Isabella Rauti e dal sovrintendente Catello De Martino, al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, quello del Welfare, Elsa Fornero, e della Giustizia, Paola Severino. Presenti tra gli altri anche la deputata del Pd, Anna Finocchiaro, i vertici italiani della Bank of America Merrill Lybch, sponsor della tournée, Marta Marzotto, Anna Fendi e lo stilista Renato Balestra. Uno scroscio di applausi ha accolto l'ingresso di Napolitano nel foyer del Teatro. Il programma è lo stesso per tutta la tournée della prestigiosa orchestra e prevede, oltre alla Suite sinfonica di Rota, «Tod und Verklarung» (Morte e trasfigurazione) di Richard Strauss e la «Quinta sinfonia» di Dmitrij Shostakovich. I concerti italiani della Chicago Symphony fanno seguito a quelli programmati in Russia all'inizio di aprile nella Grande Sala del Conservatorio di Mosca e nella Grande Sala dell'Orchestra Filarmoica di San Pietroburgo, che hanno segnato la prima esibizione dell'orchestra americana in Russia da oltre un ventennio.