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Dall'arredamento agli abiti, viva la primavera

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Mal'ultima moda è il prato a rotoli: asseconda la frenesia dei tempi moderni, migliora la dieta, combatte lo stress, aiuta l'ambiente ed è già bell'è pronto. Il risultato è quello di un prato naturale cresciuto molto più velocemente e senza rischi di attecchimento. Chi ha seminato le piantine, una volta cresciute, le ha tagliate con tutta la radice per formare zolle verdi da ripiantare. Soluzione ideale per chi ha il pollice verso, per niente economica, è perfetta da esibire su terrazze e saloni arredati con lampadari a nido e divani Bigbaboll di Altamoda Italia, rivestiti con uno dei tessuti più famosi di Ken Scott: un romantico prato fiorito su cui soffia il venticello dell'amore. Preferite sorseggiate il tè delle cinque tra rose e tulipani? Con la tazza in porcellana decorata Calantha di Zara Home, in edizione limitata, la giornata prende un verso diverso. Ma il verde contagia anche il design: basta vedere il Fuori Salone a Milano dove IOricicloTUricicli è la progettazione eco contro la crisi. Che dire della moda? La parola d'ordine per questa primavera/estate è prendere ispirazioni, a piene mani, dalle buste della spesa e dalla natura. Se mimose e cipolle di Dolce e Gabbana indossate dalla top model Bianca Balti, l'abitino a fragola per Moschino Cheap and Chip e le mele ai polsi e in testa per il cerchietto-cappello di Alessandra Zanaria non fanno per voi, sbocciano fiori sulle decolté di Amy che Cesare Paciotti ha dedicato alla cantante Winehause. Dalle margherite di pizzo di Louis Vuitton ai tulipani di Sonia Rykiel, passando per i fiori tropicali di Salvatore Ferragamo e le stampe bon ton di Abitart create da Vanessa Foglia. Parola anche di Colleen Jordan, una designer americana che ha preso gusto nel realizzare minuscoli vasi in ceramica: riempiti con mini piante, si portano al collo ma c'è anche chi li applica alla bicicletta o sul motorino. Occhio a spruzzarsi il profumo o fare il pieno prima di indossare l'accessorio: la pianta potrebbe non gradire. In giro c'è comunque anche chi, ai fiori che sbocciano in primavera, preferisce i fiori d'arancio ma è un altro discorso. Da dire a zero emissioni con graffiti di muschio: per la versione green attack dei poster quelli del Guerrilla Gardening consigliano di munirsi di un muro ruvido esposto a nord, dove non batte mai il sole, umidità, muschio, birra... L'ecomessaggio verrà da sé. Rob.Mar.

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