Sfida tra film d'autore con Sorrentino Moretti e Giordana
Incalzanoa seguire le 8 nomination sia per «Cesare deve morire» dei fratelli Taviani sia per «Magnifica presenza» di Ferzan Ozpetek. Tra gli attori è stato premiato il talento artistico e la grande passione di Marco Giallini, con ben due nomination (come protagonista e non protagonista rispettivamente per Posti in piedi in Paradiso e ACAB). Con lui, tra gli attori nominati, spiccano Valerio Mastandrea (nei panni del commissario Calabresi in Romanzo di una strage), Michel Piccoli (Habemus Papam), Elio Germano (Magnifica presenza) e Fabrizio Bentivoglio (per Scialla!). Tra le attrici emerge la prova di Micaela Ramazzotti in «Posti in piedi in Paradiso», da molti accostata alla straordinaria Monica Vitti, in gara con Zhao Tao (Io sono Lì), Claudia Gerini (Il mio domani), Valeria Golino (La kryptonite nella borsa) e Donatella Finocchiaro (per Terraferma). Queste le principali candidature ai Premi David di Donatello votate da poco meno di 1200 dei 1751 componenti la Giuria dell'Accademia presieduta da Gian Luigi Rondi. Ma le sorprese non finiscono qui, considerando la pioggia di nomination nella sezione del migliore regista esordiente. A cominciare da Stefano Sollima per ACAB (All Cops Are Bastards), seguito dal film generazionale di Francesco Bruni, «Scialla!», da «La kryptonite nella borsa» di Ivan Cotroneo e dal film low cost di Alice Rohrwacher «Corpo celeste». Si fanno notare anche Andrea Segre con «Io sono Lì» e Guido Lombardi per «La-Bas». Tra i premi stranieri spiccano titoli come «Melancholia» di Lars von Trier, «Carnage» di Roman Polanski, il premio Oscar «The Artist» di Hazanavicious, «Hugo Cabret» di Scorsese, «Le Idi di Marzo» di Clooney e «Una separazione» dell'iraniano Asghar Farhadi. Due le curiosità rispetto alle passate edizioni: la cinquina di migliore regista presenta sei candidature (Taviani, Moretti, Ozpetek, Giordana, Crialese e Sorrentino) e tra gli attori protagonisti compare anche il francese Michel Piccoli. Il presidente Rondi ha però sottolineato che «Piccoli parla l'italiano in modo chiaro e corretto e, quindi, può essere definito a tutti gli effetti un attore di lingua italiana». Alla fine, ad incassare più di tutti è stato comunque il film più politico, quel «Romanzo di una strage» di Giordana che mette in campo una pagina oscura della storia italiana come la tragedia di piazza Fontana. « Sono uno sportivo e amo le sfide - ha detto il regista - Sono molto contento per queste candidature e spero soprattutto per i miei interpreti che sono molto bravi». A restare ancora una volta deluso è stato invece Carlo Verdone che forse aspirava ad un meritato riconoscimento personale per «Posti in piedi in paradiso». Anche se il suo film ha ricevuto tre importanti nomination: migliore attrice Micaela Ramazzotti, migliore attore Marco Gialli e migliore canzone originale a «Therese» di Gaetano Curreri e Andrea Fornilli interpretata da Angelica Ponti. A bocca asciutta anche Pupi Avati per «Il cuore grande delle ragazza», mentre Liliana Cavani riceverà il David alla carriera durante la serata di premiazione, il 4 maggio all'Auditorium, in una serata condotta da Tullio Solenghi, in diretta su Rai Movie alle 17.30 e in differita su Rai 1 e Rai International alle 23.30. Omaggio anche a Francesca Lo Schiavo (dopo l'Oscar vinto con Dante Ferretti per «Hugo Cabret»), mentre ci sarà un ricordo del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, scomparso di recente.