Allo Strega è fuoco amico
Come nel titolo del romanzo di Piperno Mondadori e Rcs in gara con due libri ognuno
Euna gara davvero dall'esito imprevedibile, visto che azzarda il fuoco amico. Perché l'edizione 2012 schiera buoni romanzi e quattro escono dalle tipografie di due soli gruppi, Mondadori e Rcs. Segrate punta sull'Alessandro Piperno della saga familiare ebrea («Inseparabili, il fuoco amico dei ricordi»). Ma la consociata Einaudi non teme d'essere d'intralcio e si butta con un'altra storia che si stende tra generazioni, «Nel tempo di mezzo» di Marcello Fois. Idem succede per la corazzata del Corsera. Rizzoli mette in campo l'onnipresente Giancarlo Carofiglio («Il silenzio dell'onda») e forse al magistrato-bestsellerista la vittoria non servirebbe per vendere le 20 mila copie che lo Strega assicura ma per arraffare l'alloro di consacrazione nell'Olimpo delle patrie Lettere. Tenterà di succhiargli il sangue fino ad annientarlo - da ex cannibale qual è - Isabella Santacroce. L'eccentrica signora dark ha fatto lo strappo, appoggiata da Enrico Ghezzi e Angelo Guglielmi. Si è autocandidata con il suo «Amorino» mandato in libreria dall'altro marchio Rcs, Bompiani. Non ha osato tanto in Rizzoli Alcide Pierantozzi che pure voleva autarchicamente combattere con «Ivan il terribile». Nel quintetto dei vincitori annunciati si infila Emanuele Trevi. Pubblica con Ponte alle Grazie, leggi gruppone Gems, «Qualcosa di scritto», storia intrisa della Roma intellettuale anni '60, quella di Laura Betti da terrazza de sinistra. Insomma, una milieu perfetto per il salottiero Premio letterario capitolino. Seguono tredici outsider, a perfezionare la rosa dei candidati: 18 romanzi bussano alla porta di via Fratelli Ruspoli 2, ai Parioli, sede della Fondazione Bellonci presieduta da Tullio De Mauro. Di questi, sei verranno bocciati entro il 17 aprile dal comitato direttivo. Tra i dodici rimanenti i Quattrocento amici della Domenica, la giuria dello Strega, sceglieranno la cinquina da mandare il 5 luglio alla finale del Ninfeo di Villa Giulia. Vuole entrarci a tutti i costi Newton Compton, la casa di Raffaello Avanzini troppe volte estromessa, tanto da immaginare un fumus persecutionis. Punta su Lorenza Ghinelli che con «La colpa» ha già venduto parecchio. Ce l'ha fatta Amos Mattio («La luna di notte») a convincere la Gremese a buttarsi. Una new entry tra i 400 della Domenica, Lorenzo Pavolini, è tra i presentatori (perché ogni candidato ne deve avere due negli Amici della giuria) di «La rabbia» di Marco Mantello (Transeuropa). Anche un'altra nuova Amica, Francesca Pansa, esce allo scoperto come «madrina» di Marosia Castaldi («La fame delle donne», Manni). Gianni Letta spende il suo carisma presentando con Paolo Marconi «L'ultima passeggiata» di Gabriella Guidi Gambino (Mursia). Fandango, sempre più gruppone (il patron Domenico Procacci ha appena inglobato il raffinato marchio per bambini Orecchio Acerbo), se la gioca con «La scomparsa di Lauren Armstrong», un titolo confezionato per intrigare chi entra in libreria. Gli altri sono «La logica del desiderio» di Giuseppe Aloe (Ed. Perrone) presentato dalla coppia della «Dante Alighieri» Alessandro Masi e Walter Mauro; «Il corridoio di legno (Voland) dello stagionato poeta Giorgio Manacorda; «Piccolo testamento» (Laurana) di Gabriele Dadati; «Così in terra» (Dalai) di Davide Enia; «Malacrianza» (Nutrimenti) di Giovanni Greco; «La sesta stagione» (Cavallo di ferro) di Carlo Pedini, «Il vuoto intorno» (Il foglio letterario) di Claudio Volpe. Hanno rinunciato a partecipare le case editrici Minimum Fax, Eliot, Fazi, Sellerio e per il secondo anno di seguito Feltrinelli.