di Carlo Antini Altro che Hillary Clinton o Angela Merkel.
Sì,proprio lei. Miss Germanotta ha messo in fila una dietro l'altra tutte le altre concorrenti. Che siano esponenti politiche o imprenditrici, si sono dovute piegare all'influenza della giovane popstar italo-americana. Come se non bastasse, è stata anche inclusa nella lista delle persone più influenti al mondo del Time, «The 2010 Time 100». Ma dove nasce tutto questo potere? Sul web. Lady Gaga è l'unica artista dell'era digitale ad aver raggiunto 5 milioni di vendite download con i suoi primi due singoli. I suoi video sono stati visti online oltre 2.2 miliardi di volte ed è anche una delle più grandi personalità su Facebook con oltre 49 milioni di «mi piace» ed è al numero uno anche su Twitter con oltre 21 milioni di «followers». In altre parole adesso nel mondo ci sono almeno cinquanta milioni di persone che pendono dalle sue labbra, in un modo o nell'altro. Seguono la sua musica e soprattutto aspettano le sue parole. Che parli di musica, di diritti civili o di economia fa lo stesso. Milioni di fan vogliono sapere come la pensa per regolarsi di conseguenza. Allora chi meglio di Lady Germanotta come testimonial pubblicitario? Deve averlo pensato anche l'ente del turismo siciliano quando ha saputo che la popstar vuole girare il suo prossimo videoclip tra le meravigliose scenografie della Valle dei Templi di Agrigento. Stefani Joanne Angelina Germanotta è originaria di Naso (paese di 4 mila anime in provincia di Messina) e tornerà presto alle sue origini siciliane. L'area archeologica di Agrigento sarebbe, infatti, la cornice ideale per il suo singolo «The Queen» tratto dall'ultimo vendutissimo album «Born this way». La cantante newyorkese ha sempre rivendicato con orgoglio durante i concerti e le interviste il sangue italiano, non perdendo occasione di sottolineare le radici sicule a tutti i giornali americani, dal «Los Angeles Times» a «Abc news». Senza dimenticare l'enorme pubblicità fatta a Palermo quando, con ironia e verve, la popstar interpretò il fantomatico boss «Joe Calderone» durante gli Mtv Awards dello scorso anno. Ed è proprio l'Italia che la lega alla sua principale nemica-amica dello show business. Quella Madonna ormai da molti considerata sul viale del tramonto e che, come Lady Gaga, ha origini italiane. Per anni Lady Ciccone è stata la dominatrice incontrastata delle classifiche. Dettava le tendenze e gli altri erano costretti a inseguire. Ora le parti si sono capovolte. Madonna vede sfuggire il suo scettro, sottrattole in pochi anni dalla giovane trasformista. Il segreto di Lady Gaga è non prendersi troppo sul serio, nell'arte come nella vita. Il suo primo cd, «The Fame», risale al 2008 e in soli quattro anni di carriera ha saputo costruire un alone di mistero e scintille di glamour. Ogni apparizione pubblica equivale a un travestimento. Come Madonna prima di lei, Gaga sa giocare con la propria immagine, cambiando pelle a piacimento. Capelli lunghi, corti, a caschetto. Bionda, mora o tinta con colori improbabili che vanno dal rosa all'azzurro. E non è tutto. Se nella musica ha spesso imitato Madonna (com'è capitato di recente nel brano «Born this way» che ricorda così da vicino «Express yourself»), nei travestimenti l'allieva ha superato la maestra. Sul palco degli Mtv Awards, Gaga si è presentata vestita da uomo, creando non poco scompiglio. Tra le sue provocazioni preferite c'è quella sull'identità sessuale. Lady Gaga ci gioca, si diverte e nei mesi scorsi ha prestato la sua immagine perfino all'Europride organizzato al Circo Massimo di Roma. Su di lei hanno già creato dei corsi universitari e si moltiplicano le tesi sul suo personaggio. Il suo ultimo cd «Born This Way» ha venduto finora quasi 5 milioni di copie da maggio 2011. L'album segue la pubblicazione di «The Fame Monster» (2009) e «The Fame» (2008) entrambi vincitori di Grammy Awards. Insieme, «The Fame» e «The Fame Monster» hanno venduto 15 milioni di copie in tutto il mondo mentre i suoi singoli hanno raggiunto vendite per un totale di oltre sessantacinque milioni di copie. La sua fortuna è costruita a tavolino ma in queste cose, si sa, il vento può cambiare velocemente. E allora Miss Germanotta non si perde d'animo. Se tutto dovesse andare male ha subito pronto un piano B. Lei e Kanye West hanno finanziato con 7,5 milioni di dollari Turntable.fm, un sito che permette di andare alla scoperta di musica online e di condividerla con i propri amici e contatti. E miss Germanotta è anche azionista della startup Backplane, specializzata come MySpace nella social music e con Zynga aveva prodotto una variante del gioco Farmville chiamata ovviamente GagaVille. Insomma se anche i fan dovessero voltarle le spalle non c'è problema. Come molte altre star del pop (vedi Bono e The Edge della band irlandese degli U2) Lady Gaga punta tutto sulle nuove tecnologie per garantirsi, in questi tempi di magra, almeno la certezza di una pensione dignitosa. E non c'è dubbio che sarà così. Madonna permettendo.