Quale potrebbe essere la miglior dimora della bellezza se non l'uomo stesso? In «Dentro le cose, verso il mistero» (Bur Rizzoli, pag.
Gliuomini sono travolti dall'inquinamento ambientale, luminoso ed acustico... il caos li travolge e li aliena da se stessi. Il lettore è accompagnato alla scoperta dell'importanza del silenzio, delle parole e dei volti per abbracciare la dimensione del bello, e, quindi, della Verità e del Bene per realizzare un progetto di vita. L'uomo, inoltre, sta perdendo il contatto con la Natura, che in parte distrugge, con la conseguenza di distruggere se stesso perché essa rappresenta una spinta verso la riflessione sull'origine e il fine della vita. L'autore tratta anche il tema del lavoro, sottolineando che questo è un diritto ed un dovere . L'ultimo capitolo è dedicato al tema della sofferenza con la conseguente domanda sul perché il bene per affermarsi porta dentro di sé anche il male. Miriam Ruggiero