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Napolitano: intelligente anticonvenzionale. Pansa: quelle schiette risate

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Apartire dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Con lei scompare una delle più forti personalità femminili italiane degli scorsi decenni. Lo spirito critico con cui aveva ripercorso le sue scelte ideali era parte di un temperamento morale alieno da convenzionalismi e faziosità», ha scritto il Capo dello Stato. Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini: «Scompare un'intellettuale, una scrittrice, una giornalista convintamente impegnata in politica e costantemente attenta alla società italiana». Per il presidente del Senato, Renato Schifani la «la storia professionale ed umana» di Miriam Mafai «è parte integrante del giornalismo italiano». «Miriam Mafai ha vissuto tanti ruoli diversi ma sempre con intelligenza, passione e curiosità di sapere», osserva Pierluigi Bersani, segretario del Pd. Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, «con Miriam Mafai viene meno una grande giornalista politica e una intelligenza anticonformista». Pier Ferdinando Casini, leader Udc, piange «la scomparsa di una giornalista severa e autorevole, donna di sinistra che ha sempre avuto la curiosità di capire gli altri. É un'altra dei grandi vecchi che ci abbandona». «Perdita dolorosa per tutta la città di Roma, a prescindere dagli orientamenti politici», il cordoglio del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Per Massimo D'Alema Mafai «è stata una grande protagonista del giornalismo italiano e una militante appassionata e critica della sinistra e del movimento delle donne, oltre che una cara amica". Walter Veltroni la ricorda come "una donna speciale, di quelle persone che univano ad una intelligenza acuta e vivacissima una ironia pungente, dura e dolce insieme, rapida nel comprendere, spesso un passo avanti al suo interlocutore". Come l'ex collega di Repubblica Giampaolo Pansa, anche Luigi Zanda, vicepresidente dei senatori del Pd, rammenta «la persona forte e libera, generosa e incapace di tirarsi indietro. La bella risata di Miriam rimarrà per sempre nel cuore di chi l'ha conosciuta e le è stato amico». Tra le donne, la celebrano Giorgia Meloni , Stefania Prestigiacomo e il direttore generale della Rai Lorenza Lei. Che spiega:«È sempre stata dalla parte delle donne: ha saputo raccontare la condizione femminile dal dopoguerra ai nostri giorni con uno sguardo analitico, talvolta critico, ma sempre costruttivo. Grazie alla sua straordinaria figur, oggi le donne italiane hanno raggiunto consapevolezze nuove».

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